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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ritardi dei Frecciargento sulla linea Bari-Roma, Decaro scrive a Trenitalia: "Grave disservizio che ci penalizza"

L'iniziativa del sindaco in seguito ai numerosi episodi verificatisi sulla linea: "Un collegamento per cui abbiamo lottato, di fatto depotenziato. L'Italia non finisce a Roma: governo si faccia garante delle nostre istanze"

Un susseguirsi di episodi nelle ultime settimane, tanto da diventare insostenibili soprattutto da parte di chi viaggia in treno tra Bari e Roma per motivi di lavoro. Così, alla luce dei ripetuti ritardi registrati dai Frecciargento sulla tratta Bari-Roma, il sindaco Decaro scrive all'amministratore delegato di Trenitalia e invoca l'intervento del governo per porre fine ai disservizi.

"Disagio che rischia di disincentivare uso del treno"

"Tale situazione di disagio - scrive il sindaco Decaro nella nota indirizzata al numero uno di Trenitalia - finirà per disincentivare l’utilizzo del treno come mezzo di collegamento alternativo, comodo e confortevole tra il versante adriatico e quello tirrenico del nostro Paese, determinando un impatto negativo sulle prospettive di crescita economica e sociale di un territorio, quello dell’area metropolitana barese, al momento sprovvisto di treni sia ad alta capacità che ad alta velocità". La nota si conclude con la richiesta di un intervento volto a rimuovere le criticità, tecniche e logistiche, alla base dei continui ritardi e a ripristinare la puntualità di un collegamento che, al suo varo, aveva suscitato grande entusiasmo tra i viaggiatori.

"Ritardi che vanificano sforzi: l'Italia non finisce a Roma"

"In questi anni - commenta a margine il primo cittadino - abbiamo lottato per vederci riconosciuto almeno un collegamento diretto, che rappresenta un diritto fondamentale alla mobilità per i cittadini, alla pari con le altre grandi città del Paese. E ora vediamo vanificati tutti i nostri sforzi, perché assistiamo nei fatti a un depotenziamento delle tratte esistenti a causa dei continui ritardi. Per questo sosteniamo le ragioni di tutti i cittadini pugliesi che protestano per un disservizio grave in un Paese che ragiona di autonomia differenziata ma non garantisce pari accesso ai diritti fondamentali sul territorio nazionale. Dalla Puglia deve arrivare un messaggio forte e chiaro: l’Italia non finisce a Roma e il Governo si deve fare garante di queste nostre istanze con Trenitalia e con tutti i gestori dei servizi nazionali".

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