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"Gravi ritardi nelle verifiche per autorizzazioni di Rsa e Centri Diurni", l'associazione 'Welfare a Levante' punta il dito contro la Regione

Il network dedicato alle strutture assistenziali socio sanitarie chiede al Governatore pugliese, Michele Emiliano, la creazione di una particolare 'azienda zero' dedicata ai bisogni delle categorie più fragili

La macchina burocratica pugliese blocca le attività di Rsa e Centri Diurni, serve con urgenza un'azienda pubblica che gestisca, in modo rapido, le necessità delle strutture dedicate all'assistenza degli anziani e dei disabili. È questo l'appello lanciato da Antonio Perruggini, presidente dell'Associazione di Categoria 'Welfare a Levante', nei confronti del Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano e dell'Assessore regionale alla Salute, Rocco Palese. I controlli regionali per la conferma delle autorizzazioni e dell'accreditamento presso gli enti locali, delle Residenze Socio Sanitarie e dei Centri Diurni, procedono infatti con molta lentezza. 

"I Dipartimenti di Prevenzione, incaricati per le verifiche - denuncia Perruggini - vanno a rilento nonostante i solleciti dell’assessorato e non di rado si impegnano in interpretazioni singolari (alcuni misurano i metri quadri degli ambienti con il centimetro) che causano intollerabili ritardi nelle valutazioni e, di conseguenza, si ripercuotono in danni verso la gestione delle strutture già in grave sofferenza a seguito della pandemia, ma anche per i noti aumenti dei costi del personale, delle materie prime e dell’energia".

L'associazione 'Welfare a Levante', network impegnato nell'organizzazione dell'attività di Rsa e Centri Diurni, propone la creazione di una specifica 'azienda zero' "che si occupi dell’intero comparto socio sanitario, compresa la tanto decantata assistenza domiciliare che in Puglia ancora non decolla. Le strutture non possono essere vittime di un sistema che ritiene di affrontare un problema così grave con solo qualche volenteroso impiegato ad occuparsi di oltre 500 strutture che con questo andazzo vedranno gli accreditamenti chissà quando".

"Apprezziamo lo sforzo e l’attenzione dimostrata dall’Assessore alla Salute Palese e dal Governatore Emiliano che con non poche difficoltà hanno assicurato la copertura finanziaria dedicata al settore - precisa Perruggini - Ma senza una sinergia tra i vari attori del sistema (Regione/Gestori/Dipartimenti di Prevenzione/Asl) che annovera oltre 500 strutture in Puglia con oltre 20 mila disabili ed anziani non autosufficienti assistiti, assicurando occupazione stabile a migliaia di lavoratori, anche gli sforzi del nuovo assessore e del Governatore resteranno vani".

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