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In aula il primo Consiglio, fuori le proteste per la 'puzza' al San Paolo e dei lavoratori portuali

Nel giorno della prima assemblea con i nuovi eletti, all'esterno di Palazzo di Città doppia protesta da parte delle associazioni del quartiere San Paolo e di un gruppo di lavoratori con il sindacato Usb

Nel giorno del primo Consiglio comunale con i nuovi eletti, all'esterno di Palazzo di Città, doppia protesta da parte delle associazioni del quartiere San Paolo, contro la puzza che invade il rione, e di un gruppo di lavoratori del porto assieme al sindacato Usb.

La 'puzza' al San Paolo: "Ora basta"

I cittadini del San Paolo sono giunti con cartelli e striscioni, per una protesta annunciata già da giorni: "Nell' ultima settimana - spiega Giuseppe Giaquinto, amministratore della comunità social La Voce del San Paolo - abbiamo notato che vi è stata un'attenuazione del fenomeno ma ieri è tornata, seppur per qualche minuto, la puzza". I residenti chiedono interventi al più presto: "Ieri - aggiunge Giaquinto - vi è stata una conferenza dei servizi con il Comune di Modugno e l'Arpa cui non siamo stati invitati. I parametri di questi cattivi odori sono nella norma, ma lo sapevamo già. Chiediamo al sindaco di andare a fondo della questione. Qui con noi c'è una signora che, con certificato medico, risulta che si sente male. Altre famiglie hanno trasferito i bambini da parenti perché non si può stare". Durante il Consiglio, il primo cittadino ha incontrato i manifestanti confrontandosi sulla questione: "Se non vi saranno soluzioni - conclude Giaquinto - protesteremo nuovamente".

La protesta dei portuali

Sempre davanti all'ingresso comunale, si è svolta invece un'altra protesta, da parte dei lavoratori della sicurezza del porti dell'Autorità di Sistema Adriatico Meridionale, che comprende gli scali di Bari, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Brindisi. La questione vede coinvolte 103 persone. Al bando ha preso parte, per ora, una sola azienda: "Il nuovo appalto che esternalizza il servizio - spiega Usb - farebbe spendere oltre 8 milioni in 9 anni all'Autorità e potrebbe significare una perdita di 200 euro negli stipendi dei lavoratori, passando dal contratto dei portuali, statale, a quello privato da guardie giurate. Abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti e all'Anac nonché scritto al Ministero dei Trasporti. Nel caso non verremo ascoltati - spiegano - scenderemo in piazza davanti alla Regione e a Roma".

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