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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Doppi turni per l'ingresso a scuola, ad Acquaviva la protesta degli studenti. Il sindaco: "Nostra città tra le più penalizzate"

Questa mattina la mobilitazione dei ragazzi che frequentano la scuola del centro del Barese. Il primo cittadino Carlucci annuncia di avre scritto al prefetto: "In provincia collegamenti più sporadici e difficoltosi, ingressi scaglionati non possono funzionare"

Studenti in piazza questa mattina ad Acquaviva per protestare contro l'adozione dei doppi turni per l'ingresso a scuola. Striscioni nelle mani e mascherine sul volto, i ragazzi che frequentano gli istituti superiori nella cittadina del Barese hanno manifestato davanti alla sede per denunciare i disagi legati al sistema degli ingressi scaglionati. Quella di Bari, infatti, è l'unica provincia in cui la Prefettura ha adottato lo slittamento degli orari (il 75% dei ragazzi entra alle 8, il 25% alle 9.40) per evitare assembramenti sui mezzi di trasporto.

"Ogni tanto bisogna avere l'onestà di dire "abbiamo fallito" - ha commentato su Fb il sindaco di Acquaviva, Davide Carlucci, che ha incontrato una delegazione di studenti -  Abbiamo fallito come istituzioni se, dopo due anni, non siamo ancora riusciti a trovare una soluzione al problema dei trasporti pubblici in era Covid e gli studenti sono costretti a manifestare (creando, tra l'altro, molto più assembramento di quello che si voleva evitare)".

"Nonostante i soldi stanziati - ha aggiunto Carlucci - non siamo riusciti a organizzare gli autobus in più necessari per il trasporto sicuro degli studenti. Questo perché, probabilmente, non siamo riusciti a imporci sui gestori delle società di trasporto". 

"Ma questa vicenda - ha sottolineato ancora il sindaco - mette in evidenza anche l'enorme diseguaglianza nel servizio pubblico tra città ed entroterra, perché gli ingressi scaglionati possono forse funzionare a Bari, dove esistono autobus di linea, ma non nel resto della città metropolitana, dove i collegamenti sono più sporadici e difficoltosi. Abbiamo scritto al Prefetto di Bari per rappresentare il disagio dei ragazzi che frequentano ad Acquaviva, una delle città più penalizzate. Ma non mi nascondo che la responsabilità, se siamo arrivati a tanto, è di tutta la politica, anche se vi sono persone come i consiglieri metropolitani Marco Bronzini e Michele Laporta (che abbiamo sentito oggi) che si sono battuti molto perché non si arrivasse a questo epilogo".

(foto Fb Davide Carlucci)
 

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