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Attualità Carrassi / Corso Benedetto Croce

La scuola Carlo Del Prete verso la chiusura? La rabbia di un'ex docente: "Si cancella storico presidio di Carrassi"

L'istituto di corso Benedetto Croce ha formato migliaia e migliaia di studenti nel corso dei decenni. La denuncia su Facebook: "Furia liquidatrice"

La scuola elementare 'Carlo del Prete', storico istituto del quartiere Carrassi di Bari e ubicato in un edificio storico, è a rischio chiusura: è quanto denuncia un'insegnante in pensione, Tonia Guerra, che ha postato una lunga lettera-appello su Facebook, ripresa anche da associazioni come 'Priorità alla Scuola'.

"Nella furia liquidatrice di ogni presidio di cultura e di socialità - spiega l'ex docente -, sembra davvero arrivato il turno della scuola Carlo Del Prete, gioiello architettonico nel quartiere Carrassi di Bari, in cui è passata la storia della scuola italiana e si sono formate decine di generazioni di baresi. Il disegno - accusa - viene da lontano, nel luglio di una decina di anni fa (si sa che i colpi bassi alla scuola avvengono durante il periodo di chiusura) quando docenti e famiglie appresero dalla stampa locale che la scuola avrebbe chiuso i battenti e gli alunni deportati in altro plesso".

All'epoca, racconta, "ci fu una sollevazione di popolo per 'la scuola nel cuore di Carrassi'. Maestre, madri, piccoli alunni ed ex alunne e alunni ottuagenari difesero la loro scuola: fu una gioiosa lotta alla quale presero parte artisti, scrittori e qualche amministratore con una sensibilità non annebbiata. Una lotta fiera e dolce, rabbia e torte, denunce e giochi, resistenza e poesia. Avevamo ragione: la ottenemmo".

"Ma il progetto - prosegue - non fu accantonato: è andato avanti, in modo strisciante, subdolo", secondo l'insegnante in pensione, "trascurandone la manutenzione, disertandone la cura, disincentivando le iscrizioni, chiudendo, accorpando e spostando classi in altra sede, rinunciando a progetti, riducendo il personale, svalorizzando il lavoro docente e ignorando le esperienze di innovazione, inclusione, sperimentazione didattica. Portone sbarrato e nessuno che rispondesse al telefono. Alla fine pare abbiano vinto, se si può considerare una vittoria sopprimere ciò che ci appartiene. Tagliare il ramo che ci sorregge. Per questo muore la Carlo Del Prete, non si tiri in mezzo il decremento demografico, che, pur innegabile, ha stranamente e chirurgicamente risparmiato altre scuole dello stesso territorio. D’altra parte, la liberazione di spazi, soprattutto con i problemi sanitari che ci stanno affliggendo, non può che aprire opportunità per i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze del quartiere, della città. Se solo lo si volesse" conclude.

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