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Pochi fondi utilizzati per potenziare gli organici in Puglia con l'emergenza Covid: "Scuole aperte ma quasi deserte"

E' quanto afferma, in una nota, Flc Cgil Puglia analizzando la situazione scolastica nella regione dopo un anno e mezzo di emergenza coronavirus: "Serve un aumento degli organici per diminuire il numero di studenti per classe"

"Gli oltre 56 milioni di euro non utilizzati dalle scuole per contrattualizzare personale scolastico derivano sia da problemi tecnici, a causa di una gestione delle operazioni apparsa sin da subito problematica e farraginosa, sia da scelte politiche estemporanee dell’amministrazione regionale che hanno costretto le istituzioni scolastiche a continue riprogrammazioni e riorganizzazioni": è quanto afferma, in una nota, Flc Cgil Puglia analizzando la situazione scolastica nella regione dopo un anno e mezzo di emergenza Covid.

Solo il 63% degli oltre 152 milioni a disposizione del Ministero dell'Istruzione, spiegano il segretario regionale Claudio Menga e il segretario Vito Fumai, "sono stati utilizzati per attivare contratti a tempo determinato di docenti, personale educativo e personale scolastico. Questo dato medio però vede delle notevoli oscillazioni tra i vari territori, passando dalla Bat, nella quale si registra il dato più basso (46,9%), fino ad arrivare a Lecce con più di due terzi del capitale impegnato (77,7%). I contratti complessivamente attivati in Puglia sono stati 8.010, ma se si fosse impegnato tutto il fondo stanziato (facendo una proiezione nel rispetto delle attuali percentuali di suddivisione tra docenti, personale educativo e collaboratori scolastici), questa cifra sarebbe salita a 12.714".

"Contando che in Puglia sono presenti 628 istituzioni scolastiche - aggiungono -, mediamente ciascuna scuola ha avuto 12 unità di organico aggiuntivo, mentre, impegnando il 100% delle risorse, ciascun istituto avrebbe avuto mediamente 20 unità di personale Covid. Le scuole hanno attivato 3.454 contratti di docenti, pari al 43%, 6 contratti di personale educativo (nelle province di Bari e Foggia) e 4.550 contratti di collaboratore scolastico, pari al 56%. Bari e Foggia registrano la più alta richiesta di collaboratori scolastici, per entrambe oltre il 59%, mentre Lecce la più bassa, meno del 53%".

"Allo stato attuale - segnalano -  la Puglia è l'unica regione italiana con le scuole aperte ma quasi deserte e questa situazione, di fatto, ha vanificato gli effetti positivi degli oltre 152 milioni di euro investiti per le nostre scuole. Il prossimo anno scolastico si sta già delineando all'orizzonte tra mille proclami della politica. Noi aspettiamo i fatti: aumento degli organici per diminuire il numero di studenti per classe, tamponi rapidi e screening periodici della popolazione scolastica, nuovi protocolli di sicurezza, organizzazione del trasporto scolastico dedicato e un piano di ammodernamento degli edifici scolastici.

Come Flc Cgil Puglia chiediamo che vengano attivati i tavoli tecnici e politici di confronto su queste tematiche già prima dell'estate con l'obiettivo di un definitivo rientro in presenza al 100% sin dal primo giorno di scuola, senza deroghe regionali o con la riproposizione della scuola “à la carte”, altrimenti annunciamo sin d'ora la nostra ferma convinzione ad attivarci con azioni di mobilitazione.

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