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"La scuola non si chiude, sì a lezioni in presenza", torna il sit-in dei comitati di genitori e studenti davanti alla Regione

La nuova manifestazione organizzata dal coordinamento 'Priorità alla scuola - Puglia' per chiedere la riapertura delle scuole in tutta la Regione: "La Puglia si adegui alle direttive nazionali"

"La scuola non si chiude. E' un'attività essenziale", "La Dad non è scuola",  "La scuola è sicura", "La salute parte dalla scuola". Sono alcuni degli striscioni esposti questa mattina davanti alla sede della Presidenza della Regione sul lungomare, nell'ambito della nuova manifestazione promossa dal coordinamento 'Priorità alla scuola - Puglia'.

Genitori, docenti, studenti, sono tornati a manifestare per chiedere la riapertura e il ritorno in presenza in tutte le scuole pugliesi, anche in zona rossa. "Per la seconda volta - hanno annunciato ieri i promotori dell'iniziativa via Fb - presenteremo al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano una dettagliata piattaforma degli interventi immediati e degli investimenti a medio termine da implementare per una scuola in presenza, in continuità e sicurezza. Ora vogliamo verificare se le istituzioni competenti stando applicando quanto chiediamo da settembre scorso".

"Vogliamo creare - spiegano i manifestanti - una assemblea pedagogica permanente che possa permettere a chi pensa che la scuola sia fondante dell'ordinamento democratico del nostro Paese. Si tratta di uno spazio condiviso con docenti, genitori che intendono rinnovare il patto educativo". "C'è - sostengono - una alternativa alla didattica a distanza perché la scuola è condivisione. La scuola salva il Paese".

All'iniziativa hanno aderito 'Priorità alla Scuola Puglia', 'Comitato per il diritto alla salute e all'istruzione', 'La Scuola che vogliamo-Scuole Diffuse in Puglia', 'Comitato Genitori Speciali' e 'Autism Friendly Altamura'.

"Ormai le scuole sono chiuse totalmente da tre settimane e semideserte dall'inizio dell'anno scolastico - hanno sottolineato i manifestanti nel corso degli interventi - ma la curva dei contagi non scende. La verità è che il virus circola nei call center, nei magazzini della logistica, nelle fabbriche dove i controlli non sono sempre assicurati. La Regione e il governo chiudano tutte le attività non essenziali, garantendo reddito a chi è impossibilitato a lavorare. La scuola deve essere l'ultima a chiudere e la prima a riaprire".

(foto Fb Priorità alla scuola)

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