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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Bimbi in Dad, ma ancora senza lezioni a distanza", la protesta delle mamme a Ceglie. La scuola: "Al lavoro, non lasciamo indietro nessuno"

Un gruppo di genitori della primaria 16 Circolo didattico segnala l'impossibilità per gli alunni che restano a casa di seguire le attività didattiche in contemporanea. La dirigente spiega: "Garantiamo la Dad asincrona, ma ci stiamo organizzando per le altre esigenze. Le famiglie non sono sole"

"Abbiamo scelto la Dad per tutelare la salute dei nostri figli, ma non vogliamo che siano penalizzati per questo". A far sentire la propria voce è un gruppo di mamme del 16esimo Circolo didattico di Ceglie. Sono tra i genitori che, dopo l'ultima ordinanza della Regione sulle scuole, hanno optato per la didattica a distanza. 

"Ma da lunedì - racconta a Baritoday una delle mamme - i nostri bimbi sono a casa, senza però avere la possibilità di seguire le lezioni a distanza, mentre la frequenza a scuola procede regolarmente". "Abbiamo temporeggiato i primi giorni - prosegue - per dare modo all'istituto di organizzarsi, in attesa di risposte che però continuano a non arrivare". Il punto riguarda, in particolare, la possibilità per i bambini a casa di seguire le attività didattiche in modalità sincrona, ovvero contemporaneamente allo svolgimento in classe, "un'esigenza che la scuola pare non essere in grado di soddisfare". Al momento, i bambini in Dad possono accedere ai materiali delle attività mattutine sulla piattaforma della scuola, dove sono assegnati anche i compiti da svolgere nel pomeriggio. Ma i genitori si chiedono se e quando i bambini potranno invece seguire lezioni vere e proprie, o avere comunque una didattica a distanza più completa: "Molte di noi hanno scelto la Dad anche seguendo le raccomandazioni dei propri medici. Nella mia classe, 16 mamme hanno richiesto la Dad, contro 5 che invece hanno optato per la presenza. Rispettiamo chi ha fatto una scelta diversa, ma non ci sembra neppure giusto essere penalizzate. L'ordinanza ci ha dato la possibilità di scegliere e noi lo abbiamo fatto, ora chiediamo che questo diritto venga effettivamente rispettato".

"Garantiamo la Dad asincrona - spiega a Baritoday la dirigente scolastica, Maria Veronico - ma ci stiamo comunque organizzando per le altre esigenze, monitorando la situazione e le richieste che ci giungono dai genitori. Certo servono dei tempi tecnici". "Ci siamo organizzati con grande rapidità in occasione della prima ordinanza regionale, quella che aveva previsto la chiusura delle scuole, andando in Ddi (didattica digitale integrata, ndr), con piccoli gruppi in presenza. Ma ora - chiarisce Veronico - in presenza di disposizioni che ci dicono tenere aperte le scuole, quel modello non è più valido, e le cose diventano più complesse". Uno dei nodi da sciogliere riguarda, ad esempio, la connettività: nei giorni scorsi la scuola, dopo aver reperito i fondi necessari, ha firmato un contratto per il potenziamento della rete, la cui attivazione potrebbe richiedere dalle due alle tre settimane. "Ed è di oggi - aggiunge Veronico - la nota del Ministero che ci assegna i fondi. Un altro punto è quello dei docenti: avere un insegnante che tenga in contemporanea alunni in presenza e a distanza, per una scuola primaria, diventa problematico, ma allo stesso tempo organizzare attività diversificate richiederebbe un organico maggiore, di cui al momento la scuola non dispone. Dovrebbe invece partire a breve un progetto di didattica a distanza rivolto nello specifico ai bimbi che si trovano in quarantena: "Stiamo elaborando questo progetto interclasse, 'Link', con i docenti di potenziamento - spiega Veronico - e probabilmente saremo pronti a partire già lunedì". Nei mesi scorsi, invece, per valorizzare e rendere fruibile il materiale prodotto dai docenti per la Dad anche durante il lockdown della scorsa primavera, l'istituto ha creato un repository di materiali, un archivio digitale cui attingere per dare al bambino che si assenta la possibilità di seguire delle lezioni. "Comprendiamo i genitori, ma vorrei tranquillizzarli. Tutti stiamo facendo tutto il possibile per garantire il servizio, ma ci vuole del tempo. Ma le famiglie non sono lasciate sole, continuiamo ad essere al loro fianco, e stiamo lavorando perché nessuno resti indietro".

(foto di repertorio)

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