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Sport acquatici, teatro, corsi per il recupero della didattica e ambiente: la scuola Duse non chiude e vara il Piano Estate

L’istituto comprensivo e le sedi dislocate intorno alla città di Bari sono pronti a un’estate ricca di appuntamenti, di attività di formazione: tra cui anche cinema. Il preside Marchitelli: "rimaniamo aperti come una grande comunità"

Una scuola che vuole essere comunità è una scuola che non chiude. L’istituto comprensivo Eleonora Duse e le sedi dislocate intorno alla città di Bari sono pronti a un’estate ricca di appuntamenti, di attività, di formazione: teatro, cinema, educazione ambientale, sport acquatici, studio. “Per educare i ragazzi c’è bisogno di una comunità - ha spiegato don Francesco Preite, parroco del Redentore, presidio sociale e di legalità del rione Libertà assieme alla scuola don Bosco – formata da famiglie, istituzioni, scuola e chiesa, con la speranza di sostenerli e motivarli, dai più piccoli ai più grandi, con l’attivazione di scuole professionali in un contesto vivace come il nostro ma con alta dispersone scolastica”.

Le sue parole, pronunciate nel cortile della scuola Don Bosco al cospetto del sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso, all’assessore comunale all’Istruzione Paola Romano e ai dirigenti dell’Ufficio scolastico, per quello regionale Mario Trifiletti, per quello provinciale, Giuseppina Lotito, sembrano aver trovato conforto nel Piano Estate dell’istituto comprensivo Duse. Il dirigente scolastico Gerardo Marchitelli lo racconta col sorriso. “Il nostro Piano Estate non è solo quello che ha ricevuto il finanziamento del governo ma anche il Pon Ambiente Apprendimento, cofinanziato da fondi europei, il progetto Etica e apprendimento, le attività motorie e gli sport acquatici a Torre Quetta con l’associazione Mano a mano, i 12 moduli dei corsi di matematica, inglese e italiano, ognuno per 20 alunni con difficoltà dovute alla Dad, e ancora Teatro e cinema”.

Una scuola che non chiude quindi, aperta tutta l’estate. “Il 30 giugno si conclude Etica e apprendimento iniziato novembre – spiega ancora Marchitelli – realizzato col  dipartimento di Scienze umane dell’Università Verona. Subito dopo gli esami di terza media partirà il progetto Ambientale, col quale metteremo su una vera e propria squadra di forestale. Con le splendide giornate di teatro, come l’ultima vissuta con famiglie e docenti e oltre 200 persone, e quelle di cinema, con le proiezioni nella sede del Marconi di San Cataldo della rassegna Osare la vita, andremo avanti con le attività fino a settembre, grazie a insegnanti, tutor e personale scolastico, fondamentali per portare avanti i moduli dei corsi necessari per recuperare la didattica perduta con la Dad. La difficoltà maggiore sarà quella della mancanza del personale Ata in ferie, spesso sottovalutato ma fondamentale per la vita della scuola. Non mancheranno gioco, sport e attività motorie e sportive – conclude -  come quelle a Torre Quetta. Il tutto concordato con le famiglie, per una vera e propria comunità”.

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