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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Scuole chiuse, gli sforzi di Emiliano e le anticipazioni di Lopalco non bastano. I sindacati: "Convocato tavolo urgente"

La richiesta di Gesmundo e Menga della Cgil, Castellucci e Calienno della Flc Cgil Cisl, Busto e Verga della Cisl Scuola Uil, Masciale e De Bernardo della Uil Scuola Snals e Capacchione della Confsal Fgu

Alle organizzazioni sindacali non bastano gli sforzi compiuti dal presidente Michele Emiliano sul "ripristino" della didattica in presenza per gli alunni con bisogni educativi speciali e i laboratori, menchemeno le anticipazioni dell'assessore alla Sanità Pierluigi Lopalco che ieri - dopo la ferma opposizione delle organizzazioni sindacali e la pressione delle famiglie e delle associazioni del settore - ha anticipato la possibile riapertura della scuola primaria già dalla prossima settimana. 

Gesmundo e Menga della Cgil, Castellucci e Calienno della Flc Cgil Cisl, Busto e Verga della Cisl Scuola Uil, Masciale e De Bernardo della Uil Scuola Snals e Capacchione della Confsal Fgu, ritengono queste rettifiche necessarie ma ancora insufficienti a contenere l'insoddisfazione e l'amarezza "per una decisione assunta in perfetta solitudine e senza un'attenta riflessione sulle conseguenze relative alla tenuta del sistema statale d'istruzione e di quello sociale" tuonano.

Il riferimento è all'ordinanza con la quale Michele Emiliano ha ordinato la sospensione della didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado da ieri venerdì 30 ottobre.

I sindacalisti dichiarano: "Siamo assolutamente consapevoli del fatto che i dati relativi al numero di contagi e alla velocità di propagazione degli stessi debbano portare ad un’immediata e profonda riflessione sulle misure da adottare, ma quegli stessi dati non giustificano affatto la decisione presa dal governatore Emiliano. Le scuole che hanno avuto casi di contagio sono davvero poche e i casi positivi accertati in ambito scolastico sono al di sotto dello 0,1%"

Quindi, aggiungono, "la regione deve trovare il modo per garantire a tutti gli studenti, dall’infanzia fino a alle scuole secondarie, il diritto all’istruzione attraverso una didattica in presenza. E questo non può e non deve tradursi esclusivamente nella distribuzione di device e nella garanzia delle connessioni, perché il tema è più ampio e riguarda quel diritto all’istruzione che non può essere garantito se non si riprende la Scuola in presenza senza alcuna discriminazione tra categorie di alunni".

Per le organizzazioni sindacali "tutto l'apparato del sistema scolastico regionale ha lavorato duramente per ripartire e non può pagare le responsabilità del sistema sanitario, con le difficoltà sul tracciamento, né quelle del sistema dei trasporti, verificatisi anche per mancanza di coordinamento a livello nazionale, oltre che regionale"

P. Gesmundo e C.Menga della Cgil, A. Castellucci e R.Calienno della Flc Cgil Cisl, F. Busto e G.Verga della Cisl Scuola Uil, V. Masciale e C.De Bernardo della Uil Scuola Snals ed F.Capacchione della Confsal Fgu concludono: "È fondamentale ripristinare regolari relazioni sindacali prima che i provvedimenti siano assunti. Pertanto, chiediamo la convocazione di un tavolo urgente e riteniamo necessario istituire un luogo di confronto politico partecipato dalle federazioni di categoria e dalle confederazioni, per definire linee di intervento e provvedimenti calibrati alla gravità del momento".

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