L'incanto del solstizio d'estate si rinnova: cattedrale di Bari gremita per la magia di luce
Tanti i baresi e i turisti che si sono ritrovati nella chiesa per il rito che ogni anno si ripete nel primo giorno d'estate, quando la luce che filtra dal rosone sulla facciata si proietta sul pavimento, andando a combaciare con quello posto ai piedi dell'altare
Una piccola 'magia' fatta di luce e pietra, un rito che si ripete immutato nel giorno del solstizio d'estate, affascinando chi lo osserva. E sono stati numerosi, anche oggi, i baresi e i turisti che hanno affollato la Cattedrale di Bari per assistere all'appuntamento che si rinnova il 21 giugno di ogni anno, intorno alle 17.10, quando la luce che filtra dal rosone della facciata della chiesa si proietta sul pavimento della chiesa, per combaciare perfettamente con il rosone musivo posto davanti all’altare maggiore.
Ad accompagnare l'evento, un momento contemplativo promosso dalla Parrocchia Cattedrale di Bari, con i versi di Giorgio Mazzanti, poeta e teologo pesarese scomparso nel 2021, affidati per la circostanza alla recitazione di Tiziana Nuzzo e Giuseppe Tagarelli, per la regia di Marilena Bertossi, con le musiche eseguite da Giuseppe Scordari (Organo) e Naomi Berrill (Violoncello e voce) e le danze di Sara Accettura e Moritz Zavan Stoeckle.
Il gioco di luci che si verifica in occasione del Solstizio d'estate nella Cattadrale di Bari è comune ad altre chiese romaniche costruite in Europa nello stesso periodo (XI-XII secolo) e dipende dalla posizione in cui è costruita la Chiesa. Il suggestivo fenomeno, diventato oggi popolare, è stato scoperto grazie a Michele Cassano, sacrista della Cattedrale di Bari, che nel giugno 2005 si accorse della particolare coincidenza delle luci.