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Sabato, 20 Aprile 2024
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Uno spazio a Bari intitolato a Nicola Occhiofino, la Giunta dice sì: "Promotore della pace"

L'amministrazione cittadina ha approvato l'intitolazione di un'area o di una strada al politico, insegnante e operatore sociale, scomparso il 20 gennaio 2011

La Giunta comunale di Bari ha approvato la delibera di indirizzo per l’intitolazione a Nicola Occhiofino "di uno spazio significativo ed evocativo dell’alto valore politico-istituzionale, sociale, professionale e culturale" del politico, insegnante e operatore sociale, scomparso il 20 gennaio 2011.

L’iniziativa, spiega il Comune, "nasce da una raccolta di firme presentata all’amministrazione comunale da un gruppo di cittadini, tra cui figurano l’allora presidente della Regione Puglia e l’allora presidente del Consiglio regionale pugliese, nonché tutti i presidenti dei gruppi consiliari, compreso l’attuale sindaco di Bari".

“Ho avuto l’onore di conoscere Nicola Occhiofino, di apprezzare il suo lavoro e le sue qualità politiche e morali - commenta il sindaco di Bari, Antonio Decaro-. Di lui ricordo bene lo spessore umano, la pacatezza e la mitezza che esprimeva in ogni occasione e contesto, pubblico e privato. Il suo rigore intellettuale non gli consentiva di accettare “mediazioni del potere” né compromessi al ribasso, e per questo, forse, è sempre stato percepito come una figura anomala del panorama politico. Con questa delibera, quindi, la città di Bari rende il giusto tributo a un uomo che ha contribuito allo sviluppo della nostra terra, mantenendo saldi i valori del dialogo, della solidarietà e della pace”.

Nel suo percorso politico e sociale, Nicola Occhiofino ha sempre rivolto la propria attenzione ai giovani e alle fasce più deboli della popolazione, tanto da diventare un autentico esempio di vita. Dopo essersi avvicinato ad Azione Cattolica, da cui ricevette la prima formazione sociale ed etica, Nicola Occhiofino entrò a far parte delle Acli - Associazione Cristiane Lavoratori Italiani e, all’età di soli vent’anni, diventò segretario nazionale dei giovani aclisti. Fervente promotore delle pratiche pacifiste e antimilitariste, verso la fine del 1983 istituì l’assessorato per la Pace nel Comune di Bisceglie e, insieme a Don Tonino Bello, fu promotore della marcia della pace Gravina - Altamura al fine di contrastare le servitù militari sul territorio pugliese.

Nel 1985, dopo l’ingresso nel consiglio nazionale delle Acli, fu eletto da indipendente nel Pci nel Consiglio regionale della Puglia, diventandone vicepresidente, per poi essere rieletto nel 1990. In quegli anni si fece promotore di leggi e accordi volti ad avvicinare la Puglia ai Paesi dell’Adriatico orientale, come l’Albania e la ex Jugoslavia. Dal 1995 al 2000 fu eletto nel consiglio provinciale di Bari, rivestendo il ruolo di capogruppo di Rifondazione comunista. Nel 2000 fu nominato assessore alle Politiche sociali, Solidarietà, Pari opportunità, Pace e Mediterraneo della Provincia di Bari, ruolo che ricoprì anche nella successiva legislatura, fino al 2006. Dal 1996 al 2007, inoltre, assunse l’incarico di presidente degli Enti locali per la pace. Infine, dal 2000 al 2011 è stato membro del direttivo della fondazione Don Tonino Bello di Alessano, ricoprendo anche il ruolo di vicepresidente.

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