Influenza stagionale in Puglia, casi in calo del 50% nell'ultima settimana
Coldiretti analizza gli ultimi dati forniti dal sistema Influnet dell'Istituto Superiore di Sanità: secondo i numeri, il picco di contagati sarebbe stato raggiunto nella prima settimana di gennaio
Sarebbe stato raggiunto la scorsa settimana il picco di casi di influenza stagionale in Puglia. È quanto afferma la Coldiretti Puglia, sulla base dei dati forniti dal portale Influnet, il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità.
Nella settimana dall'uno all'8 gennaio, infatti, nella regione si erano registrati 1.291 casi contro i 654 della settimana successiva (9-15 gennaio). I numeri riportano un caldo dei contagiati anche fra i bambini che sono stati i più colpiti dall'influenza stagionale: nella fascia dai 0 ai 4 anni, l’incidenza dei casi pur essendo ancora elevata risulta in diminuzione (è passata da 35,42 casi ogni mille assistiti a 29,73), mentre nella fascia 5-14 anni l’incidenza è stabile.
"Per combattere l’epidemia - evidenzia la Coldiretti - oltre alle normali regole di igiene e ai farmaci in caso di necessità, anche la tavola gioca un ruolo strategico: oltre a frutta a verdura ricca di antiossidanti non devono mancare latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l’aglio, che contiene una sostanza, l’allicina, particolarmente attiva nella prevenzione. Con la discesa del termometro arriva anche il 'permesso' ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali. Fondamentale è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull’organismo".