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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Voucher Taxi per preferirli ad auto privata o bus: il progetto del Comune di Bari, ticket da 10 euro

Il bando sarà rivolto a persone che appartengono a una o più di queste categorie: over 65 residenti a Bari, donne residenti a Bari che hanno necessità di spostarsi nella fascia oraria dalle ore 21 alle 6, compatibilmente con le disposizioni normative vigenti, personale dipendente delle strutture ospedaliere

Voucher taxi per alcune categorie di baresi con l'obiettivo di favorire una mobilità sotenibile in alternativa alla propria auto o ai bus: è quanto disposto dalla Giunta comunale che ha approvato le linee guida del provvedimento che si articolerà attraverso i fondi del programma Pon Metro e avrà una prima durata di un anno.

Sarà quindi pubblicato un avviso rivolto ad una serie di categorie di cittadini che potranno accedere alla misura facendo richiesta di utilizzo del suddetto voucher per un massimo di 10 euro a corsa da impiegare nell’uso del servizio taxi in alternativa al TPL o all’auto privata. Il bando sarà rivolto a persone che appartengono a una o più di queste categorie: over 65 residenti a Bari, donne residenti a Bari che hanno necessità di spostarsi nella fascia oraria dalle ore 21.00 alle 6.00, compatibilmente con le disposizioni normative vigenti, personale dipendente delle strutture ospedaliere situate sul territorio di Bari, anche se non residente a Bari.

Il voucher avrà un massimo di € 10 per l'acquisto di una corsa in taxi con pagamento effettuato con carta di credito, carta di debito (bancomat) o carta prepagata intestata al soggetto richiedente. Il contributo sarà pari al 50% del valore della corsa, fino a un massimo di € 10. A fronte di ciò, in sede di confronto tra Comune e cooperative, queste ultime hanno proposto di adottare una tariffa, nell'ambito del territorio cittadino, valida per tutti gli utenti che ne facciano espressa richiesta, pari a € 10 per tutte le corse effettuate nelle seguenti aree urbane: Carrassi, Japigia, Libertà, Madonnella, Mungivacca, Murat, Picone, Poggiofranco, San Nicola, San Pasquale, Fesca, San Girolamo, Stanic e Marconi, per poter dare uno slancio all’operatività quotidiana dei tassisti baresi.

“Come amministrazione comunale sin dalla prima ondata ci siamo posti il tema di contribuire al sistema di ristoro per tutte quelle attività economiche che stavano scontando maggiormente gli effetti della crisi economica dovuta alla pandemia - spiega l'assessore cittadino al Commercio, Carla Palone -. Abbiamo lavorato al primo fondo di Open con cui abbiamo raggiunto oltre 2.500 attività cittadine, bando ancora aperto per quanti debbano portare a termine tutte le procedure, e oggi proviamo a sostenere le cooperative del servizio taxi che sono state colpite sia dalle limitazioni agli spostamenti urbani sia dalla forte riduzione dei flussi turistici in città e nell’intera regione. Compatibilmente con le procedure previste dai programmi di finanziamento e con le politiche dell’amministrazione comunale in tema di mobilità, vogliamo promuovere l’utilizzo del taxi in alternativa al trasporto pubblico urbano, che purtroppo oggi sconta il prezzo di una capienza ridotta per evitare possibili forme di diffusione del virus, e alla rincorsa all'auto privata che rischia di danneggiare pesantemente la qualità dell’aria incidendo sul tasso di inquinamento cittadino. Si tratta di una misura sperimentale che sarà tarata su specifiche categorie di cittadini, in base anche ad un'analisi delle fasce di popolazione che maggiormente potrebbero beneficiare del contributo e del servizio taxi, penso ai soggetti più anziani che si spostano sugli autobus esponendosi a dei rischi o ai dipendenti delle strutture sanitarie che sono soggetti a turnazione o ancora alle donne che, per lavoro o altre necessità, si spostano nelle ore notturne”.

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