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Torre a Mare, ragazzi terrorizzano i residenti con urla e minacce: "Costretti a stare chiusi in casa"

La denuncia: "Notti da incubo, citofonate a tarda ora, lancio di oggetti contro le finestre di persone anziane. Il presidente del Municipio Leonetti: "Li ho incontrati, se necessario parlerò con le loro famiglie"

“Non si tratta di una cosiddetta baby gang o di un fenomeno sociale preoccupante, ma solo della bravata di un gruppo di ragazzini che hanno capito di aver sbagliato”. Il presidente del Municipio I di Bari, Lorenzo Leonetti, racconta di aver incontrato gli adolescenti tra i 13 e i 16 anni che nei giorni scorsi hanno terrorizzato alcuni residenti, tra cui anziani, di Torre a Mare.

“Ennesima notte di paura in mezzo alle scuole, per i più giovani piazzetta del Comune di Torre a Mare - ha denunciato i giorni scorsi un’abitante della zona chiamando in causa lo stesso Leonetti e il sindaco Antonio Decaro - in mano ad una banda di teppisti. Dieci, dico dieci citofonate dopo la mezzanotte, mia madre nella casa accanto minacciata perché pretendevano di recuperare dalla terrazza una cosa che avevano lanciato (hanno poi provveduto arrampicandosi). Ogni notte la stessa storia. Schiamazzi, lanci di oggetti contro le tapparelle, minacce e dispetti a chi protesta e la mattina conta dei danni. Macchine danneggiate e case vandalizzate. La gente è esasperata. La stessa cosa in altre zone del paese”.

Una denuncia che ha spinto Leonetti a incontrare i ragazzi, dopo serate con musica alta e schiamazzi anche nelle ore notturne. “Sono giovani – spiega Leonetti -, una quindicina, che si sono fatti prendere dall’euforia dello stare insieme. Non tutti sono di Torre a Mare, alcuni vengono da Noicattaro o da Bari nel periodo estivo e provengono da famiglie per bene. Ho chiesto loro di rispettare le persone che vivono qui, di moderare la loro esuberanza. Nell’occasione riportata dalla signora residente si erano accesi un po’ gli animi a seguito di risposte e qualche imprecazione. Sono convinto che questi episodi non si ripeteranno, dovesse accadere andrò personalmente dalle famiglie di questi ragazzi a parlare con i loro genitori”.

Leonetti racconta anche delle preoccupazioni iniziali, perché due anni fa ci furono degli episodi che allarmarono la comunità, con ragazzi che bullizzavano i più piccoli in piazza o anziani sui bus. “In un primo momento – aggiunge ancora - ho temuto che fossero in corso episodi simili, ma in quel caso c’era un problema legato a un adolescente con problemi seri familiari, ora seguito da una comunità. Non si tratta di questo, per fortuna, e non ci sono certo gli estremi per allertare la polizia locale o le altre forze di polizia. L’allarme, giustificato da parte dei residenti, spero sia rientrato. Monitoreremo  comunque – conclude – la situazione”.

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