Cinque trapianti in due giorni effettuati con successo al Policlinico di Bari: l'emergenza covid non ferma medici e operatori
A donare gli organi che hanno consentito di effettuare gli interventi di sabato è stata una donna di 56 anni ricoverata a Brindisi nell’ospedale Perrino. Venerdì, invece, è stata la volta di un donatore 56enne
Ben cinque trapianti in due giorni sono stati eseguiti al Policlinico di Bari. Un lavoro incessante per garantire la salute e la vita, nonostante le difficoltà legate all'emergenza coronavirus. Complessivamente sono stati eseguiti, nella giornata di sabato, due trapianti di rene e uno din fegato mentre venerdì sono stati portati a termine altri due di rene.
A donare gli organi che hanno consentito di effettuare gli interventi di sabato è stata una donna di 56 anni ricoverata a Brindisi nell’ospedale Perrino. Grazie alla generosità dei figli della signora
che hanno dato il consenso alla donazione, continueranno a vivere altre cinque persone, di tre pazienti di 44, 51 e 52 anni. Venerdì, invece, grazie a un donatore 56enne che era ricoverato al Policlinico di Bari sono stati effettuati altri due trapianti di rene su due pazienti di 54 e 44 anni.
“Celebriamo la Pasqua nel migliore dei modi donando nuova vita attraverso i trapianti a cinque persone – commenta il coordinatore del centro regionale trapianti, Loreto Gesualdo – la scelta generosa di donare gli organi incarna nella maniera più autentica il significato della Pasqua: la vita continua anche dopo la morte e oggi più che mai festeggiamo la rinascita. La Rete dei trapianti, nonostante il Covid, non si ferma”
“I cinque interventi eseguiti non sono semplici trapianti, ma messaggi di speranza – dichiara il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – Quelli che fino a ieri erano operazioni routinarie, oggi, in piena emergenza Covid, ci sembrano quasi eccezionali, eppure ci restituiscono quella sensazione di normalità che ci manca e che speriamo presto di recuperare. I professionisti del Policlinico di Bari stanno dando prova di grande generosità e di competenza nell’affrontare non solo l’emergenza Covid, ma anche tutte le altre urgenze a cui il sistema sanitario non può sottrarsi e che continueremo ad assicurare con i massimo sforzo organizzativo”.