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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Boom delle presenze turistiche in Puglia nel 2022: recuperati i numeri pre-pandemia Covid

E' l'analisi effettuata dall'Osservatorio del Turismo di Puglia Promozione. La regione ha raggiunto, per quest'anno, risultati che erano stati prefissati per il 2025

La Puglia nel 2022 ha recuperato e superato i numeri pre-pandemia Covid per le presenze turistiche. E' l'analisi effettuata dall'Osservatorio del Turismo di Puglia Promozione. La regione ha raggiunto, per quest'anno, risultati che erano stati prefissati per il 2025. 

“I dati del turismo  - spiega l'assessore regionale Gianfranco Lopane - che commentiamo sono quelli di una Puglia che non solo ritorna ai numeri del pre-pandemia, alle 15 milioni di presenze, ma che addirittura li supera. Un record nonostante i primi quattro mesi di un 2022 caratterizzati ancora dal Covid, dal conflitto internazionale e dalla crisi energetica ed economica. Settembre e ottobre rafforzano quanto già comunicato in riferimento al trend dell’estate, nel segno della diversificazione della stagionalità dei flussi e dell’internazionalizzazione. Esemplificativo il dato di maggio e ottobre, mesi spalla, che vedono un 52% di turisti stranieri sul totale delle presenze. La Puglia resta attrattiva e sulla base di questi dati riformula la strategia che ci porterà al 2030”.

“Come confermato anche nel contesto dell’Osservatorio regionale, riteniamo che la scelta politica intorno all'analisi dei dati sia quella orientata a condividere le informazioni. Per la prima volta stiamo condividendo i dati molto prima della fine dell'anno: riteniamo che le scelte strategiche debbano essere fatte in base alle analisi che ricaviamo dal mercato e dalle abitudini dei viaggiatori. Continueremo questo lavoro per la nuova pianificazione che ci vedrà impegnati, insieme ad operatori, partenariato e amministrazioni, con i tavoli verticali di prodotto e di governance”, ha concluso l’assessore regionale Lopane.

Per Luca Scandale, direttore generale di Puglia Promozione, "è di fondamentale importanza inquadrare il risultato straordinario della Puglia in un contesto più ampio. Abbiamo appena partecipato ad una conferenza internazionale e, tutto il mondo, si sta concentrando per la ripresa sul 2023 per riuscire a raggiungere il 2019. La Puglia invece ha già raggiunto i livelli del flusso turistico pre Covid nel 2022 e, anzi, ha anche registrato un + 1% sul 2019, che già era stato considerato l’anno del boom turistico della Puglia”.

Complessivamente da gennaio a ottobre 2022 si registrano 3.902.400 arrivi e 14.956.400 pernottamenti con un andamento del -1% per gli arrivi e del +1% per le presenze rispetto allo stesso periodo del 2019, un risultato trainato dalla ripresa del turismo internazionale e dal buon andamento dei mesi estivi. Oltre 381mila gli arrivi a Bari con 938mila presenze da gennaio a ottobre. Francia, Germania e Stati Uniti sono i Paesi esteri con il maggior numero di arrivi. seguiti da Regno Unito, Svizzera e Paesi Bassi.

I primi mesi del 2022 sono stati caratterizzati da un clima d’incertezza dettato dal nuovo diffondersi dei contagi Covid, dall’aumento dell’inflazione e del costo delle materie prime, oltre che dallo scoppio della crisi in Ucraina; eventi che hanno inizialmente frenato anche la ripresa dei viaggi. E’ a partire dai mesi di aprile/maggio che è possibile riscontrare una nuova crescita della domanda turistica.

Il movimento turistico dall’estero in Puglia nel 2022 è aumentato del +7% per gli arrivi e del +11% per le presenze rispetto al periodo pre-pandemia. Si è contratto, invece, il movimento turistico nazionale (-3% arrivi e -2% presenze). A determinare il risultato particolarmente favorevole, che consente alla Puglia di recuperare i livelli pre covid prima di quanto ipotizzato (la ripresa era prevista a partire dal 2023), sono stati gli andamenti dei mesi di giugno, luglio e settembre. Buone le performance anche di ottobre. Il tasso di internazionalizzazione, ovvero la quota di stranieri sul totale dei viaggiatori, ha raggiunto il 30% per gli arrivi e il 27% le presenze (nel 2019 era del 28% e 25%).

Rispetto al 2021 gli arrivi e i pernottamenti sono cresciuti rispettivamente del +26% e del +12%. La componente straniera è quasi raddoppiata nell’arco di un anno: +110% gli arrivi e +89% i pernottamenti. Il movimento turistico nazionale è aumentato del +7% per gli arrivi a fronte di una riduzione del -3% per le presenze. Bari è la provincia che nei primi 10 mesi del 2022 ha accolto il maggior numero di turisti stranieri (36%). Seguono Lecce (26%) e Brindisi (15.6%) . Il tasso di internazionalizzazione, ovvero la quota di arrivi stranieri sul totale dei flussi è pari al 30% degli arrivi (nel mese di maggio questo indicatore ha sfiorato il 50%, quasi la metà pugliesi erano stranieri) e al 27% per le presenze. Bari, Brindisi e Lecce sono le province con la quota di arrivi stranieri maggiore (rispetto al totale arrivi della provincia). Se analizziamo le presenze provinciali, il tasso di internazionalizzazione maggiore è riscontrabile a Bari, Brindisi e BAT.

Il 54% dei turisti pugliesi hanno pernottato in alberghi di fascia medio-alta (il 38% in alberghi 4*). Tra le strutture extralberghiere i B&B sono quelli che accolgono i flussi maggiori (11%) seguiti dagli Affittacamere (7%) e dalle Case e Appartamenti per Vacanza (5%).

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