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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Anche a Bari gli attivisti di Ultima Generazione: "Mobilitarsi contro la crisi climatica, abbiamo poco tempo"

Nasce un primo gruppo nel capoluogo pugliese, uno dei pochi nel Sud Italia: "Non creiamo danno ai monumenti. Le nostre azioni sono reversibili, quelle del clima impazzito no"

Cambiamenti climatici sempre più evidenti e devastanti, con effetti pesanti sul territorio come accaduto di recente con l'alluvione che ha sommerso l'Emilia Romagna nelle scorse settimane. Una situazione da affrontare al più presto mobilitando cittadini per fare pressione su classe politica, istituzioni e grandi multinazionali. Un obiettivo complesso da perseguire avendo ancora il potere di cambiare le cose, prima che sia troppo tardi e che si passi il punto di non ritorno, già superato per alcuni aspetti di un clima sempre più impazzito. A questo si ispirano gli attivisti di Ultima Generazione che, in tutto il mondo, da diverso tempo, manifestano il proprio dissenso verso le politiche che privilegiano l'utilizzo di fonti di energia fossile o che non tengano conto della difficile situazione ambientale globale. Un'opposizione attraverso azioni più piccole o altre eclatanti, come ad esempio 'sporcare' monumenti (recente è il caso del carbone vegetale gettato nella fontana di Trevi a Roma) o alcune opere d'arte in tutto il mondo utilizzando prodotti lavabili e senza avere l'obiettivo di creare danni ma solo per scuotere l'opinione pubblica e risvegliare le coscienze.

"Non facciamo danni ai monumenti. Nostre azioni reversibili, quelle del clima impazzito no"

Ieri, in un locale cittadino, si è riunito il primo nucleo barese di Ultima Generazione nel corso di un appuntamento aperto alla cittadinanza. Un'occasione per spiegare le ragioni e le modalità di una protesta che non passa di certo inosservata e che, spesso, è oggetto di critica e polemica anche politica: "Alcune azioni - spiega a BariToday un cittadino attivista - sono forti ma non abbiamo alcun interesse a fare danni. Le nostre sono reversibili, quelle del clima impazzito no. Riteniamo che della crisi climatica se ne parli in modo troppo inadeguato, senza mettere in evidenza le responsabilità di decisori politici ed economici e, ad esempio, dei governi che supportano gruppi industriali che inquinano".

Il collettivo barese è uno dei pochi del Sud Italia per una mobilitazione che cresce gradualmente (anche attraverso un canale Telegram denominato Ultima Generazione Bari) e che ha scelto un tema ben preciso per indirizzare la protesta: "La campagna in corso - aggiunge l'attivista - è 'Non paghiamo il fossile'. Chiediamo al Governo italiano di tagliare i sussidi pubblici ambientalmente dannosi, ovvero una serie di misure che in maniera diretta o indiretta, ad esempio attraverso esenzioni fiscali, vengono date alle grandi aziende che producono combustibili fossili. In un certo modo si tratta di sussidi legati a una certa ottica di sostegno all'economia ma, di fatto, sono il principale ostacolo a una reale transizione ecologica e a investimenti coraggiosi che sono fondamentali. Perdere adesso l'opportunità di cambiare le cose potrebbe anche avere un effetto legato alla nostra competitività economica".

Una mobilitazione su Bari ancora in fase iniziale, spiegano gli attivisti, che, in ogni caso non ha nulla di elitario o di estremo: "Siamo cittadini e persone comuni che hanno il diritto a vivere in sicurezza, aspetto negato dalla crisi climatica. Lo abbiamo visto in Emilia Romagna e negli ultimi anni con fenomeni atmosferici sempre più intensi e frequenti anche grazie a un rapporto dissennato di consumo del suolo da parte delle attività economiche". Effetti nefasti che "vedremo - rimarcano - ancor di più nei prossimi anni senza politiche adeguate a contrastarli". Una ragione, secondo gli attivisti, assolutamente valida per mobilitarsi. E a chi critica, magari con superficialità, gli attivisti rispondono così: "E' un po' il discorso della pagliuzza nell'occhio quando in realtà poi non si riesce a vedere la trave che abbiamo di fronte, ovvero i disastri provocati dai cambiamenti climatici". 

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