Vaccini, svolta per i malati oncologici over16: entro il 18 aprile dovranno ricevere tutti la prima dose con i loro caregiver
La disposizione del dipartimento regionale alla Salute ha effetto immediato a partire da giovedì 8 aprile e prevede le indicazioni sul come le Asl e gli operatori della Rete oncologica pugliese (Rop) dovranno organizzarsi
Tutte le persone sopra i 16 anni con patologie oncologiche e tutte le persone conviventi e che ne hanno la responsabilità dovranno essere vaccinate contro il Covid con urgenza entro il 18 aprile. Lo stabilisce la nota del dipartimento regionale alla Salute rivolta a tutte le Asl pugliesi. Dieci giorni, quindi, grazie probabilmente all?arrivo di nuove dosi (95 mila) Pfizer, per completare le prime vaccinazioni per le persone estremamente vulnerabili e loro genitori, tutori, affidatari, caregiver, familiari conviventi di ogni età.
La disposizione ha effetto immediato a partire da giovedì 8 aprile e prevede tutta una serie di indicazioni sul come le Asl e gli operatori della Rete oncologica pugliese (Rop) dovranno organizzarsi per accogliere con documentazione e sistema informatico le persone che saranno vaccinate.
L?iniziativa fa il paio con quelle del Policlinico e dell?Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari per coprire quante più persone vulnerabili nel più breve tempo possibile. Le vaccinazioni al Giovanni Paolo II sono già partite in questi giorni per le persone degenti e in cura con l?Istituto. Iniziativa simile, fino alla sera di sabato con l?iniziativa chiamata la Notte dei vaccini. In programma al Policlinico ci sono oltre 2mila somministrazioni riservate a pazienti oncologici, oncoematologici, donne con tumori ginecologici, pazienti in radioterapia e in chemioterapia e per le persone che si prendono cura di loro. Saranno attrezzati 42 ambulatori per tutta la giornata con somministrazioni programmate su chiamata dalla stessa struttura fino a tarda sera.
Assistiti dalla Rete oncologica pugliese le persone che hanno diritto a vaccinarsi dovranno presentarsi munite di documento di identità e di tessera sanitaria e in più dovranno rilasciare apposita autodichiarazione, resa ai sensi e per gli effetti del Dpr n.445/2000 che sarà fornito dallo stesso centro in cui sarà effettuata la somministrazione.