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In Puglia 82mila vaccinazioni dai medici di famiglia, ma con l'esaurimento delle scorte calano le forniture: "Venerdì dosi solo per 12 pazienti"

Il punto della Fimmg: dall'avvio della campagna c'è stato un progressivo aumento delle somministrazioni, ma l'esaurimento delle scorte a livello regionale inizia a farsi sentire. "Venerdì scorso dalla Asl Bari in media solo due flaconi di Pfizer"

Lo definiscono un vero e proprio 'tour de force', per cercare di assicurare la vaccinazione in tempi celeri ai pazienti più fragili. Dall'inizio della campagna vaccinale ad oggi, sono state oltre 82mila le dosi somministrate dai meidici di famiglia (pari all'(% del totale pugliese, stima la Fimmg), con una accelerazione costante. Adesso, però, come spiega in una nota il sindacato, la riduzione delle scorte disponibili a livello regionale inizia inevitabilmente a farsi sentire.

Purtroppo, spiega il sindacato richiamando una nota diffusa dalla Asl Bari, "le forniture di vaccino ai medici di Medicina generale sono legate alle quantità ricevute ogni settimana da Roma. Quindi le dosi limitate a disposizione della ASL incidono inevitabilmente sulle consegne di vaccino da destinare ai medici di Medicina generale che stanno dando un contributo decisivo alla campagna vaccinale in tutta la provincia di Bari".

"Per dare un'idea - chiarisce ancora la Fimmg - venerdì scorso ogni medico della Asl Bari ha ricevuto in media solo due flaconi di Pfizer ed ha quindi potuto vaccinare soltanto 12 pazienti. I medici hanno quasi terminato ormai le vaccinazioni domiciliari e stanno chiamando i pazienti a elevata fragilità, ovvero persone estremamente vulnerabili o con disabilità grave". 

"A parità di condizione di fragilità, anche in presenza di patologie diverse, le linee guida indicano di dare priorità in base all’età - spiega Nicola Calabrese, Segretario Fimmg Bari -  Per esempio, tra due pazienti, uno con scompenso cardiaco in classe avanzata e l'altro con sclerosi multipla la priorità viene data al più anziano dei due. I medici stanno facendo il possibile e l’impossibile per vaccinare tutti i pazienti fragili quanto prima. Speriamo in una ulteriore accelerazione della campagna".

"I medici di famiglia si stanno dedicando anima e corpo ai propri pazienti, sette giorni su sette, senza limitazioni di orario, in un momento in cui i loro compiti si sono moltiplicati", conclude Calabrese. "Dalle prenotazioni per i tamponi alla predisposizione degli isolamenti fiduciari, dal monitoraggio dei pazienti in terapia domiciliare alla preparazione delle liste delle persone da vaccinare, fino alla somministrazione dei vaccini. È un vero tour de force. A tutti i colleghi deve andare un sentito grazie".

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