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Giovedì, 1 Giugno 2023
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Vaiolo delle scimmie, in Puglia nessun caso ma allerta innalzata: circolare della Regione ad Asl, medici e ospedali

Il documento chiede di segnalare a strutture ospedaliere e medici eventuali sospetti al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (Sisp) del Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente e anche alla Regione, prestando la "massima attenzione" al fenomeno

Il Dipartimento regionale Salute della Puglia ha inviato una circolare ad Asl, medici e ospedali per monitorare la situazione legata al vaiolo delle scimmie, che recentemente ha visto oltre 200 casi nell'uomo rilevati in vari Paesi del mondo dove la malattia non è endemica, tra cui l'Italia.

Il documento chiede di segnalare a strutture ospedaliere e medici eventuali sospetti al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (Sisp) del Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente e anche alla Regione, prestando la "massima attenzione" al fenomeno, ricostruendo, quanto possibile, la catena del contagio. Per l’accertamento virologico, il riferimento regionale è il Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e SanitàPubblica dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Policlinico” di Bari. In Puglia, ad oggi, non sono stati registrati casi.

La malattia, che ha un periodo di incubazione tra i 5 e i 21 giorni, può trasmettersi per contatto interumano o attraverso materiali contaminati. Il virus penetra nell'ospite umano attraverso soluzioni di continuità della cute (anche non visibili) o più comunemente attraverso le vie respiratorie e le mucose (occhi, naso o bocca), veicolato da goccioline respiratorie di grandi dimensioni. Si trasmette anche per contatto diretto con i fluidi corporei o con il materiale delle lesioni e per contatto indiretto con il materiale delle lesioni, ad esempio attraverso indumenti o biancheria contaminati.

Il vaiolo delle scimmie può avere sintomi che si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni, ma in alcuni casi le lesioni possono essere gravi: La letalità stimata può variare dall'1 al 10%.

La malattia può presentarsi con febbre oltre i 38 gradi, cefalea, mal di schiena, mialgia e astenia, seguiti dopo alcuni giorni da un'eruzione cutanea che spesso inizia sul viso e poi si estende sul corpo.
 

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