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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Uno spazio per accogliere donne e bambini vittime di violenza: al Policlinico rinasce la 'Stanza rosa'

Il presidio, totalmente rinnovato nell'ambito dei lavori di ristrutturazione del Pronto soccorso, è stata inaugurata questa mattina: è intitolata ad Anna Costanzo, la truccatrice del Petruzzelli uccisa dal suo ex compagno nel 2009

Uno spazio protetto, un ambulatorio dedicato per accogliere donne, minori e anziani vittime di violenza fisica, sessuale e psicologica. Rinasce, nel Pronto soccorso del Policlinico, la 'Stanza rosa' dedicata ad Anna Costanzo. Chiusa nel corso dei lavori di ristrutturazione del presidio, la stanza è stata completamente rinnovata e inaugurata questa mattina.

Pensata per garantire un'assistenza rapida e specifica alle vittime di violenza di genere, garantendo privacy e riservatezza, la stanza è intitolata ad Anna Costanzo, vittima di femminicidio, uccisa dieci anni fa dal suo ex compagno nella notte tra il 10 e l’11 luglio del 2009, e rappresenta il fulcro delle procedure e consulenze previste proprio dal Binario Rosa, un progetto sperimentale finalizzato all’istituzione nel pronto soccorso del Policlinico di Bari del 'codice rosa', assegnato a tutte le vittime di violenza e  maltrattamenti.

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Il Binario rosa è dunque un percorso di tutela che inizia al momento della presa in carico all’interno del Pronto Soccorso e, attraverso l’attribuzione di un codice di triage specifico, attiva un pool multidisciplinare (TMD), composto da personale sanitario (medici, infermieri, psicologi), assistenti sociali e operatori del terzo settore (Centri antiviolenza e Case rifugio) ed eventualmente dalle forze dell'ordine, laddove richiesto dalla vittima o da obblighi di legge.

"Ero sindaco di Bari nel 2013 - ha detto Emiliano - quando costruimmo con la Procura il percorso del Binario rosa, perché uno dei luoghi dove la notizia di reato viene acquisita è proprio il Pronto soccorso. In sanità la cosa più importante sono le persone e in questo caso la collaborazione serve a consentire alle notizie di reato di essere acquisite senza aggiungere un trauma supplementare, serve a mettere le vittime nelle mani giuste. Perché la stanza rosa e anche un luogo di formazione che viene gestito con professionalità e il giusto approccio. Come Regione stiamo provando a sostenere questa battaglia drammatica. Il bollettino delle donne uccise come Anna è impressionante, insopportabile. Occorre un lavoro sui cittadini fin da piccoli per far capire come impostare relazioni positive". Emiliano ha parlato del sistema che la Regione Puglia ha dispiegato su tutto il territorio per sostenere le donne e i soggetti più deboli a denunciare compiutamente episodi di violenza, anche reiterata, e a identificarli con precisione: "Abbiamo raddoppiato i fondi regionali in questa materia e siamo l’unica regione che dà il reddito di dignità alle donne vittime di violenza".

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