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Xylella in Puglia, oltre mille ulivi infetti abbattuti da giugno. Coldiretti: "Serve tempestività per estinguere focolai attivi"

L'avanzata del batterio ormai arrivato anche nel Barese e l'allarme dell'associazione degli agricoltori che evidenzia anche l'impatto sulla campagna olivicola in corso

Oltre mille ulivi infetti (1.054, per la precisione) abbattuti da giugno a oggi in Puglia: "una misura molto sofferta che si è resa necessaria per arrestare l’avanzata della Xylella", commenta in una nota diffondendo il dato Coldiretti, che torna a lanciare l'allarme sull'avanzata del batterio nella nostra regione.  Xylella sempre più presente, come dimostrato dai dati degli ultimi monitoraggi, anche nel Barese. "Il batterio killer interessa 8mila chilometri quadrati di territorio, il 40% della Puglia", stima l'associazione degli agricoltori che, citando il portale ‘Emergenza Xylella’, segnala un totale di 240 piante infette rinvenute nel piano di monitoraggio 2022, con altre 10 ulivi infetti di recente scoperti a Fasano in provincia di Brindisi.

"Serve tempestività per estinguere immediatamente i focolai attivi con gli ulivi infetti che sono fonti di inculo della malattia e bloccare l’avanzata inarrestabile della malattia, in zona indenne – aggiunge Coldiretti Puglia - dove oltre all’abbattimento degli ulivi infetti si dovrà procedere anche sulle piante delle specie sensibili presenti nel raggio di 50 metri", perché la diffusione della Xylella Fastidiosa - evidenzia ancora l'associazione - "potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata".

Per provare ad invertire la rotta, Coldiretti e Unaprol sono impegnati nel tentativo di salvare la piana degli ulivi monumentali dal batterio della Xylella che sta distruggendo l’olivicoltura pugliese, "con gli innesti e sostenendo nuovi metodi di sorveglianza, come la task force cinofila, col supporto scientifico dei ricercatori dell'IPSP del CNR e con il supporto logistico ed organizzativo di Unaprol e Coldiretti che continueranno a collaborare con ENCI per le attività di addestramento dei cani che effettueranno nell’anno 15 controlli equamente suddivisi tra vivai/garden di piante ornamentali e/o officinali di specie non specificate (5 vivai in zona infetta), vivai/garden di piante appartenenti a specie specificate (5 vivai in area indenne) e lotti di piante importate da paesi terzi al loro arrivo al porto di Bari. Inoltre, attraverso il progetto di ricerca Redox (Remote Early Detection of Xylella), finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e coordinato dal Distretto tecnologico aerospaziale (DTA), saranno elaborate immagini telerilevate da aereo acquisite con sensori iperspettrali e termici, delle piante infette prima ancora della manifestazione dei sintomi per la identificazione precoce di focolai di Xylella attraverso rilievi aerei e droni con sensori iperspettrali e termici".

La Xylella - rileva ancora Coldiretti - ha inciso anche sulla campagna olivicola in corso in Puglia: nel Brindisino si stima che la raccolta subirà una riduzione generale del 20-25% a causa degli eventi atmosferici ma anche per la continua avanzata della Xylella fastidiosa, mentre in provincia di Lecce, sempre a causa del batterio, sono andate perse 3 olive su 4 "con il crollo del 70% della produzione di olio di oliva anche nell’annata in corso".
 

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