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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Zona gialla 'rafforzata' nei giorni feriali, weekend arancione: nuovo decreto anti-Covid, 'lockdown soft' fino al 15 gennaio

Nella notte l'ok del Consiglio dei ministri al decreto legge che introduce nuove restrizioni dal 7 al 15 gennaio e modifica i parametri per l'inserimento delle regioni nelle fasce di rischio. La ripresa delle attività in presenza a scuola rinviata all'11 gennaio

Una zona 'gialla rafforzata' durante i giorni feriali, con lo stop agli spostamenti tra regioni, mentre il weekend del 9-10 gennaio sarà 'arancione'. Sono questi i punti principali del nuovo decreto legge approvato nella notte dal Consiglio dei ministri. Un 'lockdown soft', quello disegnato dalle nuove restrizioni, che resteranno in vigore dal 7 al 15 gennaio, fino all'arrivo di un nuovo decreto legge e/o di un nuovo Dpcm, previsto per la metà del mese. 

Le restrizioni agli spostamenti dal 7 al 15 gennaio

Il testo del decreto prevede dunque: per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021 il divieto di spostarsi tra regioni o province autonome diverse su tutto il territorio nazionale tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di estrema urgenza e necessità o motivi di salute; è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma; nei giorni 9 e 10 gennaio 2021 la norma stabilisce l'applicazione, su tutto il territorio nazionale, delle misure previste per la cosiddetta "zona arancione" (articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020);  saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. 

Resta la deroga per le visite

Il decreto conferma inoltre, sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta "zona rossa", la possibilità, già prevista dal decreto legge 18 dicembre 2020, n. 172, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione rispettando il coprifuoco. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono. Resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, l'applicazione delle altre misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 e dalle successive ordinanze.

I nuovi parametri per la classificazione di rischio delle regioni

Il testo rivede i criteri per l'individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone "arancioni" e "rosse". Nel dettaglio, come riporta Today.it, l'articolo 2 del Dl stabilisce che se una regione è in scenario 2 - dunque con un Rt da 1 a 1,25 - finisce in zona arancione; se è in uno scenario 3 con Rt da 1,25 a 1,50 finisce in zona rossa, ma soltanto se "nel territorio si manifesta un'incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti". Questo parametro è stato introdotto per evitare che regioni con una circolazione virale bassa possano invece finire in arancione a causa di singolo episodio di aumento dell'Rt. Il nuovo sistema delle fasce scatterà però da lunedì 11: venerdì arriverà il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità e sulla base dei dati aggiornati scatteranno le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza per l'attribuzione dei colori alle regioni.

Scuole: lezioni in presenza rinviate, si parte dall'11 gennaio

Per quanto riguarda le scuole, il decreto interviene sull’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con la previsione della ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dal prossimo 11 gennaio. In Puglia si attende una nuova ordinanza del presidente della Regione, che ieri ha anticipato la possibilità di adottare misure più restrittive rispetto a quelle del nuovo decreto.

Cosa si può fare e non fare dal 7 al 15 gennaio

In base alle disposizioni del decreto legge è possibile stilare un calendario delle restrizioni valide dal 7 al 15 gennaio, salvo eventuali 'passaggi di fascia' per alcune regioni, che potrebbero scattare alla luce del nuovo report dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute atteso per l'8 gennaio. Al momento, comunque, il quadro delle restrizioni, come sintetizzato da Today.it, sarebbe il seguente: il 7 e l'8 gennaio è prevista la zona gialla rafforzata in tutta Italia: spostamenti liberi ma soltanto nei confini della propria regione, la mascherina rimane obbligatoria così come il distanziamento. I bar e i ristoranti saranno aperti fino alle 18. Dopo quell’orario si potranno solo acquistare cibo e bevande da asporto - con il divieto di consumarli nelle adiacenze del locale - oppure chiedere la consegna a domicilio. Sono aperti anche i negozi e i centri commerciali. Gli spostamenti saranno liberi fino alle 22, quando entrerà in vigore il coprifuoco, fino alle 5 del mattino; il 9 e il 10 gennaio tutta Italia sarà in zona arancione: gli spostamenti sono permessi dalle 5 alle 22 ma con autocertificazione; sarà vietato uscire dal proprio comune. I bar e ristoranti sono chiusi tutto il giorno, aperti invece i negozi, i parrucchieri e i centri estetici; dall'11 al 15 gennaio in teoria tornerà la zona gialla rafforzata ma per quella data - in cui è prevista anche la riapertura delle scuole superiori al 50% in tutta Italia - alcune regioni si troveranno in zona arancione e quindi in quei territori saranno in vigore le restrizioni del 9 e del 10 gennaio. Il governo potrebbe inoltre istituire una "zona bianca" con il nuovo Dpcm e il decreto legge che entreranno in vigore a partire dal 15 gennaio 2021. In questa nuova zona sarebbero aperti bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri, musei ma rimarrebbero comunque l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso, il distanziamento di almeno un metro tra le persone, il divieto di assembramento e l’obbligo di disinfettare le mani prima di entrare nei locali. Gli spostamenti sarebbero liberi e potrebbe anche essere rinviato l’orario del coprifuoco. 

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