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Calano incidenza e occupazioni dei reparti ospedalieri: in Puglia un'altra settimana con 'discesa Covid'

Nel pomeriggio il nuovo monitoraggio dell'Iss che confermerà, senza alcun dubbio, la regione in zona gialla. Prendendo in esame gli ultimi dati, ieri è stato registrato un -31,4% dei casi nell'arco dei 7 giorni.

Prosegue senza sosta la discesa dei casi Covid in Puglia e il conseguente svuotamento dei reparti ospedalieri, sempre meno ingolfati dopo i picchi di inizio aprile. Nella giornata di oggi, come di consueto ogni venerdì, vi sarà il nuovo report dell'Istituto Superiore di Sanità con il monitoraggio settimanale che non riserverà alcuna sorpresa per la regione, super riconfermata in zona gialla. D'altra parte tutti gli indicatori hanno visto un'accelerata notevole, in questa settimana, della riduzione dei casi.

Prendendo in esame gli ultimi dati, ieri è stato registrato un -31,4% dei casi nell'arco dei 7 giorni, segno che nonostante le riaperture in giallo di questa settimana, ma soprattutto le due settimane precedenti in arancione, non hanno minimamente inficiato la caduta della curva.  Un crollo anche grazie alla bella stagione e, soprattutto, alla campagna vaccinale che vede la regione ai primissimi posti a livello nazionale con il 90% di somministrazioni su un totale di 1.760.298 dosi ricevute (dato aggiornato al 13 maggio).

Decresce, nettamente, anche l'incidenza casi negli ultimi 7 giorni su 100mila abitanti, ridottasi a 117 di ieri (dato utilizzato per il monitoraggio di oggi) rispetto al 170 del giovedì precedente. Tutto ciò si riflette sui tassi di occupazione negli ospedali monitorati da Agenas. L'ultimo dato disponibile, sempre del 13 maggio, è di 1.383 persone ricoverate, corrispondenti al 33% di occupazione dei reparti non critici (-2% rispetto al giorno prima) e al 25% delle terapie intensive, calato dal 27% del giorno precedente. Quest'ultima cifra, seppur superiore del 4% rispetto alla media nazionale, è al di sotto di 3 punti rispetto al 30% fissato come soglia critica. Numeri in miglioramento costante che faranno sentire il loro peso nelle prossime settimane quando, con grande probabilità, diverranno più determinanti di adesso in previsione del nuovo calcolo delle aree a rischio Covid, in preparazione da parte degli scienziati e del governo. Di conseguenza, saranno tra gli elementi decisivi per l'applicazione delle restrizioni in questa nuova fase, speriamo irreversibilmente calante, dell'epidemia Covid in Italia. 

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