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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Da zona rossa a zona gialla 'rafforzata': regole e divieti dal 7 gennaio, ecco cosa cambia

Con l'Epifania si conclude il lockdown del periodo natalizio. Da domani entrano in vigore le nuove regole valide fino al 15 gennaio. Prossimo weekend 'in arancione', in attesa del monitoraggio dell'Iss con il ritorno alle fasce di rischio per regioni (con nuovi criteri)

Dalla zona rossa dell'Epifania (ultimo giorno del 'lockdown di Natale') alla zona gialla 'rafforzata' dal 7 gennaio, ma con il weekend del 9-10 gennaio in 'zona arancione'. Cosa cambia in tutta Italia da domani? Cosa prevedono le nuove regole incluse nell'ultimo decreto del governo che saranno valide da domani fino al 15 gennaio? Ecco le indicazioni data per data, come riportate da Today.it.

- Il 7 e l'8 gennaio in tutta Italia è prevista la zona "gialla rafforzata": gli spostamenti sono liberi, ma soltanto nei confini della propria regione, e fino alle ore 22, quando scatterà il coprifuoco valido fino alle 5 del mattino. La mascherina rimane obbligatoria così come il distanziamento. I bar e i ristoranti saranno aperti fino alle 18, orario dopo il quale saranno consentiti solo asporto - con il divieto di consumazione nelle adiacenze del locale - e il domicilio. Sono aperti anche i negozi e i centri commerciali. 

- Nel weekend del 9 e 10 gennaio scatta la zona arancione. Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune. Per spostamenti verso altri Comuni, nonché dalle 22 alle 5 anche all’interno del proprio comune, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione: consentito spostarsi per tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione e per lavoro o motivi di salute e necessità. Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro trenta chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. I bar e i ristoranti sono chiusi tutto il giorno, o meglio: sono aperti ma soltanto per l'asporto e la consegna a domicilio fino alle ore 22. Sono aperti invece i negozi, i parrucchieri e i centri estetici. Aperti anche i supermercati ma restano chiusi i centri commerciali.

- Dall'11 al 15 gennaio si torna in teoria alla zona gialla rafforzata ma in realtà la situazione sarà diversa da regione a regione. Venerdì 8 gennaio, infatti, è atteso il nuovo report  dell'Istituto superiore di sanità: in base ai dati aggiornati del monitoraggio scatteranno le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza per l'attribuzione delle diverse fasce di rischio alle regioni, che diventeranno poi effettive dall'11 gennaio.

I nuovi criteri del monitoraggio e la situazione della Puglia

Il testo dell'ultimo decreto legge del governo rivede i criteri per l'individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone "arancioni" e "rosse". Nel dettaglio, l'articolo 2 del decreto legge stabilisce che se una regione è nello scenario 2 - dunque con un Rt da 1 a 1,25 - finisce in zona arancione; se è in uno scenario 3 con Rt da 1,25 a 1,50 finisce in zona rossa, ma soltanto se "nel territorio si manifesta un'incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti". Questo parametro è stato introdotto per evitare che regioni con una circolazione virale bassa possano invece finire in arancione a causa di singolo episodio di aumento dell'Rt. In base all'ultimo monitoraggio dell'Iss (quello relativo alla settimana tra il 21 e il 27 dicembre) l'indice di contagio Rt in Puglia era pari a 1: con il nuovo monitoraggio, dunque, non è escluso che la nostra regione rientri quantomeno in fascia arancione. Oggi l'assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, ha spiegato che nella regione "i numeri non sono da zona rossa", evidenziando allo stesso tempo che con i nuovi criteri il passaggio in zona arancione o rossa diventerà più facile.

Riapertura scuole: in Puglia didattica a distanza fino al 15 gennaio

Per quanto riguarda la riapertura delle scuole, con un'ordinanza la Regione Puglia ha ieri posticipato il ritorno in classe per le lezioni in presenza: per gli istituti di ogni ordine e grado, è stato disposto il ricorso alla Didattica digitale integrata fino al 15 gennaio. Tuttavia, per le scuole elementari e medie le famiglie potranno sempre espressamente richiedere la didattica in presenza, ma esprimendo la scelta "una sola volta e per l’intero periodo di vigenza dell'ordinanza".

(foto di repertorio: folla in centro a Bari nel giorno dell'antivigilia di Natale)

*Ultimo aggiornamento ore 18.45
 

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