Invecchiamento: la tua velocità di andatura ti dirà a che punto sei!
Lo dimostra lo studio di una prestigiosa Università americana
Camminare, si sa, fa bene e la camminata è un ottimo indicatore del nostro stato di salute. Alcuni ricercatori della Duke University, proprio grazie ad un test sulla velocità di andatura, sono riusciuti a misurare il processo di invecchiamento.
Dai risultati è emerso che le persone che camminano più lentamente invecchiano più rapidamente e che il loro cervello risulta essere meno attivo ed elastico rispetto a quello di coloro che hanno un'andatura veloce.
Camminata: un'andatura veloce, un cervello attivo più a lungo
Lo studio prende in esame le persone di mezza età (45-50 anni). Nei podisti più lenti hanno individuato:
- una maggiore riduzione cerebrale e dello spessore corticale
- una minore superficie del cervello
- alterazioni della sostanza bianca tipiche del declino cognitivo
- piccole lesioni associate alla malattia dei vasi cerebrali
- denti, polmoni, sistema immunitario in condizioni peggiori
Camminare coinvolge tanti organi:
- apparato cardiovascolare
- apparato respiratorio
- apparato motorio
- l'intero metabolismo
I ricercatori della Duke University sono stati in grado di prevedere la capacità di camminata dei 45enni utilizzando test di intelligenza, linguaggio e abilità motorie di quando avevano 3 anni.
I dati incrociati hanno mostrato che i bambini che sono diventati più lenti nel camminare avevano un quoziente intellettivo di 12 punti inferiore rispetto a coloro che sarebbero diventati più veloci 40 anni dopo.
I risultati ottenuti permettono quindi di capire abbastanza facilmente chi avrà una salute migliore da adulto, tenendo ovviamente conto dei differenti stili di vita adottati da vari soggetti presi in esame.