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" Alla scoperta di ""Bari nostra"" "

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A cura di Associazione PugliArte

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L'Ipogeo I del Seminario, l'insediamento rupestre più grande della Terra di Bari

Questa settimana PugliArte vi porta alla scoperta di "Bari Extramoenia" (Bari fuori le mura). La Terra di Bari è ricca di ambienti ricavati nella roccia; buona parte di questi insediamenti ipogeici si trovano all’interno delle lame o lungo l’antico tracciato viario, il loro scavo risale a partire dal Medioevo fino ad epoche più recenti. Alcuni di questi insediamenti furono dedicati al culto costruendo al loro interno vere e proprie chiese. Sono tantissimi gli insediamenti e gli ipogei, stiamo parlando di quasi centocinquanta siti. Per questo fine settimana visiteremo l'insediamento rupestre più grande della Terra di Bari chiamato "Ipogeo I del Seminario".

Nei pressi dell’antica strada Modugno-Carbonara e non molto distante da via Santa Caterina, nei pressi dell’omonima masseria e strada, in una proprietà privata vi è il più esteso complesso ipogeo di Bari, il Seminario 1. Questo insediamento ha una superficie calpestabile pari a circa 1300 mq e tutta la zona est ancora interrata; ampliato in epoche successive, conserva una struttura a doppio atrio scoperto con rispettivi criptoportici, lunghi corridoi (uno di essi raggiunge i 20 metri di lunghezza), laboratorio, depositi e locali d’uso, e numerosi altri vani.

sergio21-2L’attuale accesso avviene grazie ad una scaletta che conduce dal piano di campagna al livello di calpestio dell’atrio scoperto ovest. Anche se una parte del criptoportico nord è crollata, si conservano ancora due distinti accessi (uno ad est e l’altro ad ovest) e numerose finestre strombate, che illuminavano l’interno e consentivano una adeguata areazione. Dall’accesso ovest si giunge nel grande laboratorio, con le vasche e i resti della antica macina e pressa per le attività agricole. Da qui si può camminare lungo il lato sud del criptoportico dove si affacciano diversi vani e proseguire lungo il corridoio in direzione est per raggiungere la zona ovest del Seminario 1. Al termine di questo suggestivo percorso si giunge nella zona del secondo atrio, riconoscibile da pochi segni (un paio di finestre strombate e un ingresso), il resto risulta ancora interrato.Da qui si può ritornare verso il grande e lungo corridoio (20 metri) senza uscita, ma prima di lasciare il complesso ipogeo, nella stanza di nord-est è possibile notare la presenza nel soffitto di una tomba a fossa, resa visibile dal distacco del suo fondo. Ripreso il lungo corridoio è possibile giungere all’ingresso est del primo atrio ed uscire dal Seminario 1.

Nelle immediate vicinanza vi sono numerosi ipogei, tutti più piccoli, di cui alcuni ancora visibili, come nel caso del Seminario 2 ed altri oggi interrati (Seminario 3 e 4).

Per la vastità dell’insediamento e con lo studio delle fonti si può supporre a ragione che questo fosse il casale ipogeo di Vulpiclano.

Attraverso questo percorso scopriremo una Bari molto antica ma molte volte dimenticata. Entreremo nel vero cuore pulsante della nostra antica città.

Vi aspettiamo domenica 15 marzo ore 10.30  in Strada Caratore del Carmine o via del Seminario. Ad accompagnarci il dott. Sergio Chiaffarata.

La prenotazione, obbligatoria, va fatta scrivendo a info@pugliarte.it o chiamando il 3403394708.

Per ulteriori informazioni sulle nostre visite in programma per i prossimi mesi, visitate il nostro sito www.pugliarte.it o la nostra pagina facebook cercando PugliArte Bari

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L'Ipogeo I del Seminario, l'insediamento rupestre più grande della Terra di Bari

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