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Sabato, 20 Aprile 2024
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La sostituzione degli infissi rientra nel Superbonus 110%? Tutto quello che c'è da sapere

La sostituzione degli infissi non è considerata un'operazione di ristrutturazione vera e propria e quindi va associata ad un altro intervento di riqualificazione che funga da traino: ecco come funziona

Oggi chi vuole ristrutturare casa fa riferimento al Superbonus grazie al quale è possibile detrarre dalle imposte (o in alternativa scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito) il 110% delle spese sostenute dall’1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 (la Legge di Bilancio 2021 ha previsto delle proroghe al 2022 in attesa di conferma da parte della Commissione Europea) per interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico.

Chi vuole sostituire le finestre può chiedere l'agevolazione? Sì, ma ci sono alcuni paletti da considerare. La sostituzione dei serramenti, comprensivi di infissi, non rientra infatti tra i così detti "interventi trainanti" previsti dalla normativa.

Ne consegue che se il cambio delle finestre non viene associato ad un altro intervento di riqualificazione che funga da traino, non dà diritto al bonus del 110%. In tal caso si può ovviamente approfittare del bonus "canonico" che comunque non è di poco conto essendo pari al 50% della spesa per un valore massimo di 60.000 euro con la possibilità di chiedere lo sconto direttamente in fattura con la cessione del credito all’impresa cui ci rivolge.

La sostituzione degli infissi

Finestre ed infissi sono agevolabili esclusivamente a patto di rispettare forma e dimensioni del componente sostituito. Sono tollerati scostamenti contenuti, pari al 2 per cento, dovuti a questioni tecniche non eludibili. Solo se viene realizzato uno di questi tre interventi si ha diritto al bonus anche per finestre e infissi:

  •  Interventi di coibentazione termica (cappotto) su almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio (tetto si spesa: 60mila euro per ogni singola unità immobiliare);

  • sulle parti comuni degli edifici, sostituzione degli impianti di  climatizzazione invernale con impianti per il riscaldamento a condensazione o a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, "anche abbinati all'installazione di impianti fotovoltaici".

  • Interventi sugli edifici unifamiliari adibiti ad abitazione principale per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici.

I materiali

Quando si installano nuovi infissi oltre a fare attenzione alla qualità dei materiali, si deve considerare anche lo stile. Il design della finestra è importante perché è il punto focale della stanza da cui filtra la luce e che attira l’attenzione di chi entra nella camera.

  • Legno: ill legno è il materiale naturale per eccellenza. Riesce a dare un aspetto raffinato e ricercato ad ogni ambiente. Perfetto per una appartamento dallo stile classico, si sposa anche ad un arredo più moderno per creare un piacevole contrasto. Se a livello di estetica è impareggiabile, il legno richiede una manutenzione costante per proteggerlo dagli agenti atmosferici. Il lato positivo è che nel caso in cui si rompe, si può riparare facilmente. Anche se più costoso, il materiale è un’isolante naturale, e mette al sicuro la stanza da sbalzi di temperatura.

  • PVC: se siete alla ricerca di una soluzione pratica e versatile allora il PVC è quello che fa per voi. Resistente al tempo e agli agenti atmosferici, non ha bisogno di una grande manutenzione, anche durante la pulizia. Il materiale inoltre è disponibile in diversi modelli e varianti, perfetti per adattarsi allo stile di ogni casa.

  • Alluminio: come il PVC anche l’alluminio è un materiale resistente, che non ha bisogno di molta manutenzione. A differenza del precedente, è meno isolante, per questo ha bisogno di infissi a taglio termico che interrompono il passaggio del calore dall’interno verso l’esterno.

Chiusura delle finestre

Anche per quanto riguarda le chiusure, non esiste una sola tipologia ma vari modelli, ognuna con le sue caratteristiche a seconda delle esigenze. 

  • Chiusura a battente: è quella più diffusa perché è la più pratica. Questa permette di aprire totalmente le ante delle finestre per avere il giusto ricambio dell’aria. Il limite è che occupa molto spazio.

  • Chiusura a ribalta o vasistas: perfetta per gli ambienti di piccole dimensioni si apre verso l’interno, ha le cerniere collocate nella parte inferiore e l’apertura in quella superiore. Anche se l’ingombro è piccolo, l’aspetto negativo è la difficoltà nella pulizia. 

  • Chiusura scorrevole: anche questa è indicata per gli ambienti piccoli, si basa su un sistema a due binari paralleli montati su un telaio, su cui si muovono le finestre. Anche se ingombrano poco, come le precedenti non permettono di aprire totalmente le finestre, ma una parte alla volta.

Vetri

Nella scelta delle finestre il telaio e la chiusura non sono gli unici aspetti da prendere in considerazione, anche i vetri hanno un ruolo importante. Oltre ad essere centrali per il risparmio energetico, sono importante per garantirci la difesa da eventuali intrusioni.

  • Doppio vetro: questo è un modello isolante formato da due o più lastre di vetro divise da spazi riempiti d’aria o di gas per assicurare l’isolamento sia termico che acustico. Perfetto per avere un risparmio in bolletta, proteggono soprattutto se si abita in una zona rumorosa.
  • Vetro basso-emissivo: perfetto se vivete in zone particolarmente fredde, permette di conservare fino al 90% del calore interno. Formato da due o più lastre separate da distanziatori. Il primo spessore è quello float, gli altri sono formati da uno strato isolante uno di argento, fino a quelli protettivi di rivestimento.
  • Vetri fonoassorbenti: se abitate in zone particolarmente rumorose, potete optare per vetri fonoassorbenti in grado di isolare acusticamente la stanza e limitare i rumori che provengono dalla strada. Le lastre che vengono unite da un materiale plastico detto PVB sono ideali anche contro le effrazioni.
  • Vetri assorbenti: questi vetri non hanno bisogno di persiane perché la loro caratteristica principale è quella di assorbire il caldo in estate e restituirlo in inverno.
  • Vetri riflettenti: usati soprattutto negli uffici permettono di avere luce naturale senza che l’interno si riscaldi, questo perché sulla superficie sono depositati ossidi metallici. La luce viene riflessa per il 30 % all’esterno e per il restante all’esterno illuminando a sufficienza la stanza grazie all’effetto specchio.
  • Vetri blindati: sono vetri di sicurezza che in caso di rottura non creano frammenti pericolosi, ma si disgregano in piccoli frammenti. Questi modelli sono formati da tre o più lastre unite tramite fogli di PVB e hanno diversi livelli di resistenza. Solitamente vengono associati ad altre tipologie come i vetri fonoassorbenti, i vetri basso-emissivi o quelli a controllo solare.

Detrazioni fiscali

Intraprendere lavori di ristrutturazione può essere una spesa ingente che non tutti possono affrontare. Grazie alle detrazioni fiscali è possibile effettuare i lavori e avere un rimborso della spesa sostenuta. Tra i lavori che rientrano in questo bonus ci sono:

  • finestre;
  • porte d’ingresso;
  • scuri, persiane, avvolgibili, cassonetti ed elementi accessori, solo se vengono sostituiti simultaneamente a quella degli infissi;
  • zanzariere;
  • tende da sole;
  • vetri.

Una giungla di norme: come uscirne?

Per districarsi nella giungla di norme, codici, interventi possibili e altro, il consiglio è quello di affidarsi a professionisti del settore, che potranno guidarvi nella superstrada del Superbonus. Per un primo approfondimento, anche in autonomia, consigliamo un'approfondita lettura del portale dedicato a cura dell'Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile.

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