Quali sono i posti da tenere a mente per mangiare e bere bene a Taranto e dintorni? Non sono pochi, a dire il vero. La Città dei Due Mari, affacciata sugli specchi d’acqua — il Mar Grande e il Mar Piccolo — dai quali prende il nome, ha un passato industriale travagliato ma un presente in grande rilancio, che punta molto sulla gastronomia. Un’impresa non così ardua, considerando la ricchezza del paniere pugliese, composto da pregiati salumi, ottime produzioni casearie (avete presente la burrata di Andria? Deliziosa), frutta e ortaggi di tutte le varietà. Nonché il pescato dello Ionio e le apprezzate cozze nere locali, premiate con un presidio Slow Food nal 2022 e protagoniste di molti piatti tipici. Tra trattorie marinare tradizionali, masserie storiche, pizzerie gourmet, pasticcerie e gin bar, ecco i nostri 17 consigli per non farsi sfuggire nulla.
Al Faro
Un viaggio in Puglia non può dirsi davvero completo senza un pranzo — o un soggiorno — in una masseria. Vi abbiamo già dato molti spunti a riguardo, ma potete aggiungere anche la Masseria Saraceno, che si trova su due ettari di campagna affacciata sulle rive del Mar Piccolo, in un punto panoramico dal quale si gode di bellissimi albe e tramonti sul mare, nonché della vista sul profilo della città. Al Faro è il suo ristorante, dove si servono piatti semplici ma ben fatti di cucina di mare: cozze marinate, polpo con mentuccia, e un eccellente risotto alla pescatora. Ottimi anche i dessert, con tartellette al caramello e babà. Scontrino medio di 50€.
Core Restaurant
Il ristorante Core si trova in pieno centro, in una stradina a due passi dal Ponte Girevole che conduce alla Città Vecchia e al museo archeologico MarTa. D’estate ci sono molti posti anche all’aperto, riparati da ombrelloni e piante verdi, mentre nel resto dell’anno si cena all’interno, in un contesto moderno e accogliente. Ordinate i tubetti alle cozze (tra i migliori che assaggerete a Taranto), oppure i crudi del giorno, con tartare, ostriche e ricci di mare. Ottima anche la frittura mista. La cantina predilige il territorio, con diverse proposte di vini naturali. Prezzi abbordabili.

Eden Bar
Un bar pasticceria moderno che serve anche un buon caffè. Eden si trova non proprio in centro, ma è un posto ideale per una colazione classica a base di cappuccino e cornetto oppure una merenda con una piccola selezione di pasticcini. La linea delle torte (ci sono anche i semifreddi col gelato) è confezionata con stile contemporaneo e tra le specialità della casa spicca la zeppola: il bigné classico va forte nel periodo di San Giuseppe, ma in ogni stagione si può trovare la “zeppolona” al forno, farcita con panna e frutta fresca. Fuori dal locale c’è qualche tavolino dove accomodarsi per una pausa golosa.

Gatto Rosso
Lo chef e patron Agostino Bartoli, solidissimo esponente della cucina tarantina, ha una lunga tradizione da portare avanti. Lo fa nel Borgo Umbertino, una bella zona di Taranto di fine Ottocento, a breve distanza dal Castello Aragonese, dal Ponte Girevole e dalla Città Vecchia. Dopo una passeggiata nei dintorni, fermatevi al Gatto Rosso, che è al lavoro qui dal 1952, inizialmente come semplice cantina e oggi come ristorante di sostanza e qualità. Il paniere di chef Bartoli è esclusivamente locale, le ricette classiche non mancano, ma a volte ci si concede qualche tocco “fusion”, con presentazioni sempre curate. Scontrino medio di 45€ per un repertorio marinaro che predilige le cozze, i crudi marinati e le cotture leggere, come anche grandi primi di pesce (gli gnocchi con i totani, ad esempio). Ambiente raffinato.

Ginetto
Il bar Ginetto — come suggerisce il nome — è il punto di riferimento per gli amanti del gin tonic. In questo cocktail bar si trovano innumerevoli etichette di distillati pregiati (i gin sono oltre 200), da assaggiare con la tonica, nel modo più semplice, oppure proposti in miscelati dalla fantasia del bartender. Per non bere a stomaco vuoto, i drink si possono accompagnare con piccoli taglieri con pane tostato, burro e sottoli pregiati. Oppure piattini di salumi e formaggi pugliesi assortiti. Ginetto è aperto tutte le sere dalle 19 alle 2 di notte, salvo il martedì.

Interni
Interni è un wine bar dallo stile personalissimo, che assomiglia in tutto e per tutto a uno show room di design. Non è un caso, perché a idearlo è stato lo stesso proprietario Guglielmo Lasalvia, architetto di professione. Solo una ventina di posti, ma con tavolini, sedute e divanetti comodi che contribuiscono a creare un’atmosfera intima. Ci si può però anche accomodare nello spazio all’aperto, poi ordinare un calice dalla cantina ben fornita di vini naturali e concentrata sul territorio pugliese. Dal bancone arrivano però anche buoni cocktail da accompagnare con assaggi di salumi, formaggi ed altre specialità locali. Tutti selezionati dalle migliori botteghe della città.

La Barca
Sulla Litoranea Salentina, a meno di mezz’ora dal centro del capoluogo, La Barca è un ristorante dalla vista magnifica situato tra il lido e la baia di Marina di Pulsano. I tarantini sono affezionati tanto al patron Saverio Galeone quanto allo chef Oronzo Dimitri e vengono qui soprattutto per i plateau di crudi di mare. Va da sé che il punto forte sia la materia prima ittica, freschissima e manipolata quel poco che basta per valorizzarla in preparazioni classiche eseguite a regola d’arte. Antipasti caldi e freddi, primi allo scoglio e pescato del giorno alla griglia, ma anche dessert sfiziosi. Un esempio? Il tortino alle mele con salsa alla vaniglia e cannella. Carta dei vini ben composta e prezzi ragionevoli.

La Cuccagna
Per raggiungere questo ristorante ed enoteca a Crispiano — detto “il paese delle 100 masserie” — bastano 30 minuti in auto verso nord. Al timone c’è tutta la famiglia Marsella, impegnata dal 1969 a proporre la migliore cucina pugliese, soprattutto nelle sue varianti di carne (il signor Martino faceva infatti il macellaio). Importanti anche le verdure, protagoniste da sole o per arricchire i troccoli freschi con, ad esempio, cicorielle selvatiche, pomodorini gialli e rossi e fave. La cantina è davvero ampia, con oltre 500 referenze fornite di proposte naturali (anche da comprare e portare a casa). Con una spesa media di 35€ avrete da scegliere tra selezioni di salumi e formaggi (il meraviglioso antipasto misto di una volta), tortelli di maiale nero con carciofi, arrosto misto con le immancabili bombette, capocollo panato o guancia di vitella brasata al Negroamaro. La carne, oggi, arriva dalla macelleria Varvara, una delle migliori della regione.

La Paranza
Un ristorantino di mare curato, con tavolini rotondi e tovaglie bianche. La Paranza si trova nella Città Vecchia, proprio davanti all’attracco dei pescherecci, e il pesce, naturalmente, arriva fresco ogni mattina. È facile quindi che il menù vari più volte al giorno, a seconda della disponibilità quotidiana e dell’estro dello chef. Qui si fa tutto in casa: dal pane e i taralli alla pasta di grano duro, trafilata al bronzo in vari formati, fino ai biscottini serviti insieme al caffè. I proprietari vi consiglieranno di iniziare con i crudi del giorno — magari un plateau di cozze, ostriche e crostacei — e di proseguire con i bigoli allo scoglio (14€) e il calamaro arrosto su crema di fave e cicoria (16€). E come dessert? Tenerina al cioccolato, tiramisù e semifreddi in vari gusti(6€).

La Pignata
Un ristorantino dalle solide basi, attivo dal 1974 su Viale Magna Grecia. La stessa proprietà gestisce anche un wine bar a pochi passi, l’H..Anto, aperto dalle 18.30 per il servizio dell’aperitivo. Il quartier generale però resta il ristorante, con la sua esperienza quarantennale non solo in fatto di pesce ma anche di carne. Grandi piatti della tradizione — ceci, tria (un tipico formato di pasta pugliese) e cozze, orecchiette, crema di fave con la cicoria — ma anche ottime carni alla brace. Molto amati anche i panzerotti; il tutto a prezzi più che alla portata.

Latteria del Ringo
Martina Franca è la patria del capocollo. Noi, però, vi consigliamo di arrivare fin a qui anche per il gelato della Latteria del Ringo: ne varrà la pena. Creme e gusti alla frutta fresca — segnaliamo quelli ai fichi e alla banana — serviti in coni e coppette oppure come farcitura di generose brioche. Tenete presente che qui si trovano anche altri tipi di dolcezze, come la New York cheesecake, cotta al forno e con frutti di bosco, le ciambelle e le veneziane alla crema. Se capiterete in inverno, potrete scegliere anche il panettone (classico oppure ricoperto di cioccolato e arachidi salate) e ordinare una cioccolata in tazza. Il gelato costa 16€ al kilo; coni e coppette partono da 2,50€.

Margaret
“Pizza Restaurant Drink”, recita l’insegna di Margaret. Noi vi consigliamo però di assaggiare una delle loro tonde, dall’impasto ben eseguito e condite con combinazioni creative di ingredienti selezionati. C’è la London Eye, ad esempio, con salsa al datterino giallo, fiordilatte di Gioia del Colle, salsiccia fresca, peperoni e spuma di formaggio cremoso. Oppure la preferita dallo staff: la Margaret Evolution, con fiordilatte, polpettine fritte, perline di mozzarella di bufala, arachidi tostate e pesto ai pistacchi. Provate ad abbinarle con un buon cocktail e godetevi una cena in un locale vivace e contemporaneo. Ottimo rapporto qualità-prezzo.

Pescheria Trattoria del Pescatore
Una pescheria con cucina nel Borgo Antico, affacciata proprio sul porto. Difficile quindi sbagliare, quando si hanno le migliori materie prime sotto mano. Qui potete entrare, dare un’occhiata al bancone dei fratelli Murianni, fare la spesa oppure accomodarvi direttamente a tavola per ordinare quello che vi va tra le disponibilità del giorno. Con la bella stagione farete un pranzo nel dehors sotto gli ombrelloni a base di specialità della tradizione tarantina a prezzi onesti: tagliolini allo scoglio (10€) e linguine con le cozze (7,50€) — protagoniste anche del primo coi tubetti e della pepata — crudi misti o spiedini grigliati (i prezzi dei secondi variano a seconda del peso). Per l’inverno c’è un’ampia sala in pietra.

Ristò Fratelli Pesce
Nomen omen: I fratelli Adriano ed Ivan di cognome fanno proprio così. La loro è una cucina tipica di mare nel Borgo Vecchio, proposta in un locale voltato a botte dagli interni curati e accoglienti. Qui potete aspettarvi piatti classici ma eseguiti con piglio contemporaneo, che variano in tutte le stagioni. Ottimi i cavatelli artigianali ai frutti di mare, il baccalà fritto su crema di patate e la sontuosa calamarata all’astice; la lista dei vini, inoltre, non è troppo lunga ma risulta ben fornita. Il Ristò è aperto dal martedì al sabato sia a pranzo che a cena, mentre di domenica fa solo il primo servizio. Scontrino medio intorno ai 40€.

Rosso Piccante
In Via Matteotti, poco distante dal ponte girevole, la specialità di Rosso Piccante è la pizza alla pala. Un impasto magistrale, leggero e alveolato, che incontra farciture a base di preparazioni quasi gastronomiche — come la parmigiana di melanzane — oppure le migliori materie prime locali. Qualche esempio? Gamberi e lardo, capocollo e scamorza affumicata oppure addirittura cozze e patate. Da Rosso Piccante ci si dedica anche alla puccia: il soffice panino di semola farcito di solito con tante verdure e una fetta di formaggio, oppure con dei buoni salumi pugliesi.
