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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Bari Vecchia / Corso Vittorio Emanuele II

Bari celebra i 200 anni dalla nascita del 'Borgo Nuovo'

Presentato oggi il programma delle celebrazioni per il bicentenario della nascita del quartiere Murat. Eventi, convegni, manifestazioni sportive, per ripensare al passato e al futuro di Bari

Era il 25 Aprile del 1813 quando Gioacchino Murat, re di Napoli, pose la prima pietra di quello che sarebbe diventato il Borgo Nuovo, ovvero il quartiere Murattiano. Da quel giorno sono passati 200 anni e Bari non resta indifferente ad una celebrazione così importante per la storia della città. Proprio per ricordare questo momento storico nasce un comitato per le celebrazioni del bicentenario del murattiano. “Un comitato aperto che vuole raccogliere le forze e la passione di chi vorrà parteciparvi – spiega il coordinatore del progetto Franco Neglia dell'associazione Murattiano – Saranno delle celebrazioni rivolte all'internazionalità della città di Bari e non solo una commemorazione del passato, proprio perché con quella pietra posta da Murat non è nato solo il quartiere Murat,  ma tutta la città nuova che oggi comprende tutti i quartieri, anche i più periferici”.

All'organizzazione delle celebrazioni hanno già preso parte in tanti, dalle istituzioni alle università,le scuole, la Camera di Commercio, la Fondazione Petruzzelli, la Fiera del Levante , l'istituto Agronomico Mediterraneo e il centro interculturale. “Un evento a costo zero – spiega Neglia - che si regge sulla passione di tutte le persone e le associazioni che vogliono prenderne parte, a partire dal liceo artistico che ha fornito il logo della manifestazione o dal Gorjiux che creerà la medaglia commemorativa”.

Le celebrazioni partiranno il 12 dicembre con una conferenza nel Foyer del Teatro Petruzzelli dal tema “Città di Bari: opera d'arte”, per poi svilupparsi lungo tutto il 2013 con mostre dei portoni murattiani, visite guidate, eventi sportivi, progetti informatici e tanto altro. “Sarà anche un'occasione di ripensare il piano strategico di Bari e affrontare temi come quello della cittadella universitaria, il restyling di via Sparano, il museo archeologico e per pensare al futuro”.

Il 25 Aprile sarà un giorno in cui baresi festeggeranno due volte – ha aggiunto il Sindaco Emiliano -  sia per la liberazione dal nazi-fascismo sia ricordando come proprio i frutti della rivoluzione francese diedero a Bari una centralità, che con i suoi alti e bassi ha mantenuto fino ai giorni nostri. Un'occasione per agire d'attacco e pensare al futuro, ad un rilancio industriale di una città che ha una forte capacità attrattiva e che ha possibilità di crescita, ricordandoci però che dobbiamo rimboccarci le maniche perché: Non verrà nessuno a salvarci!”.

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