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Cronaca

Addio al cinema Odeon di Molfetta

Neppure le iniziative private delle ultimi, una per tutte MatriMovie (che per l’ultima volta andrà in scena a Molfetta il 16 dicembre), il progetto che consente agli sposi di proiettare il film della loro festa al cinema, è servita.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Il cinema Odeon di Molfetta chiude. Senza interventi "superiori", quanto tardivi, l'ultimo cinema cittadino, l'unico teatro al coperto, chiude il 31 dicembre prossimo. Per sempre. Per dare spazio ad un autosilo, forse. I proprietari della struttura vendono.

Allora, addio cinema, addio rappresentazioni teatrali, concerti, spettacoli al coperto. E' diventato impossibile, per il gestore del cinema, sostenere i costi per mantenere la struttura aperta. E tutte le convenzioni e gli accordi stipulati, per provare a superare la crisi, non hanno sortito gli effetti sperati.

E adesso spuntano le iniziative spontanee (l'8 dicembre alle 17, nella Sala Turtur, c'è un incontro pubblico) di persone disposte a farsi promotrici di un movimento di partecipazione, di azionariato popolare, idea condivisa anche dall'assessore alla cultura, Betta Mongelli, che, punta al coinvolgimento dell'intero esecutivo comunale, e ritiene una eventuale operazione salvataggio "un atto di responsabilità civile e culturale" a cui nessuno può sottrarsi.

Perfino su facebook, nel giro di poche ore, sono sorti due gruppi "Il cine teatro Odeon non deve morire", oltre tremila adesioni, e "Salviamo il cine teatro Odeon", con millecinquecento adesioni.

Eppure il rischio chiusura era stato paventato già nel 2007, quando proprio per salvare l'unico cinema cittadino, era stata stipulata una convenzione, tra la società Odeon e l'amministrazione comunale, sulla base della quale il comune si impegnava a versare un compenso annuale di 20 mila euro per tre anni. In cambio la società Cinema Odeon avrebbe assicurato l'apertura per almeno quaranta settimane all'anno con una programmazione diversificata.

Ma già a luglio del 2008 il cinema era al collasso. Per consentire all'Odeon di sopravvivere non serviva solo lo stanziamento di un contributo quanto la programmazione di una serie di attività che avrebbe consentito l'apertura della struttura anche di mattina, anche pensando al coinvolgimento dei gruppi teatrali del territorio, delle associazioni culturali. Programmazione che non è mai arrivata.

Neppure le iniziative private delle ultimi, una per tutte MatriMovie (che per l'ultima volta andrà in scena a Molfetta il 16 dicembre), il progetto che consente agli sposi di proiettare il film della loro festa al cinema, è servita.

E a nulla è servito l'impegno delle compagnie teatrali locali, della Fondazione Valente, di tutte le realità del territorio che hanno puntano sull'Odeon per le loro iniziative. A pesare è stato il silenzio delle Istituzioni locali.

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fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Bari
lunedì 2 dicembre 2013
Lucrezia d'Ambrosio

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