Adinolfi all'Università, protesta e flash mob degli studenti: cori contro il rettore

Cori e contestazioni, anche contro il rettore Uricchio: pomeriggio piuttoso movimentato, ieri, in piazza Cesare Battisti, per la visita di Mario Adinolfi, giornalista e attivista cattolico tra i promotori del Family Day, noto per le sue posizioni contro le unioni civili, invitato a partecipare al convegno intitolato 'La famiglia al centro dell'uomo', organizzato dall'associazione culturale 'Levante' e ospitato nell'ex Palazzo delle Poste, sede dell'Università.

All'esterno si è svolta una rumorosa e pacifica contestazione organizzata da alcune associaizoni della comunità universitaria e Lgbtqi i quali hanno inscenato un singolare flash mob in cui un ragazzo è stato simbolicamente arso su un finto rogo con alcuni finocchi, pianta utilizzata in passato per coprire l'odore della carne bruciata durante i roghi di persone omosessuali. Qualcuno ha anche indossato maschere con la faccia di Adinolfi: "Alcuni studenti - raccontano i rappresentanti del collettivo Link sulla loro pagina facebook - presenti all’interno della struttura, non facenti parte delle associazioni che manifestavano, sono stati fermati e identificati dalla polizia, nel loro ateneo, solo per aver risposto ad alcune domande di giornalisti. Il rettore Uricchio - proseguono - si assume la responsabilità politica di aver creato un precedente pericoloso, in quanto se qualcuno dovesse un domani chiedere di organizzare un evento per sostenere posizioni antisemitiche o razziste egli non avrebbe alcuna credibilità per poterlo impedire, dopo che oggi gli omosessuali sono stati definiti "peccatori" . Adinolfi si è difeso definendo i contestatori "una trentina di studentelli, alcuni dei quali fuori corso".