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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Fusione Aeroporti di Puglia-Napoli, la Regione: "Nulla è stato deciso. Dialogo agli inizi"

Audizione, in via Capruzzi, del vertice di AdP dinanzi alla Commissione Affari generali. Acierno: "SI sta terminando l'analisi che definisce valore della società e piano industriale"

"Al momento non c'è nulla di deciso, stiamo cercando di capire se ha senso un polo di aggregazione al Sud. Gli obiettivi di una fusione o di una cessione dovranno essere soddisfacenti per i pugliesi e con prospettive di crescita". Il futuro di Aeroporti di Puglia è stato al centro dell'audizione del management dell'azienda in Commissione Affari Generali del Consiglio regionale: una convocazione per chiedere chiarimenti sulle voci, insistenti, di una fusione di AdP con Gesac, la società che attualmente gestisce l'aeroporto di Napoli. Un'ipotesi al momento non definitiva che ha scatenato diverse polemiche, in particolare tra le opposizioni di Centrodestra e del M5S: "Non è stato scelto alcun partner - spiega Michele Stefanazzi, capo di gabinetto del governatore Emiliano - . Lo scenario nazionale vede all'opera una serie di fondi di investimento e si sta orientando verso una concentrazione al nord, e al centro. Per ora è in via di completamento l'analisi dei fondamentali economici e quindi della potenzialità industriale. Rispetto all'ipotesi Gesac siamo alla fase embrionale". In sostanza, se AdP dovesse, ad esempio, avere solo un minoranza in un ipotetico assetto futuro societario post-fusione, la Regione potrebbe decidere di non proseguire il dialogo, anche perchè, prosegue Stefanazzi, "Gesac ha una forza di traffico simile alla nostra, grazie a un opratore come EasyJet. In tutto questo bisogna anche conteggiare le enormi potenzialità di Grottaglie come base per il traffico commerciale",

Il presidente di Adp, Giuseppe Acierno, ha invece parlato delle analisi in corso all'interno della società: "Stiamo portando a compimento - afferma - una fase che definisce il valore di Aeroporti di Puglia e il piano industriale fino al 2043, consegnando alla Regione una indicazione dei percorsi amministrativi da dover seguire nell'eventuale scelta che non appartiene al nostro management ma al'Ente amministrativo che attraverso le sue regole e i suoi organi determinerà rispetto al procedere a una privatizzazione vera e propria". Qualche perplessità da parte dei consiglieri regionali intervenuti: "Vorremmo capire cosa ne sarebbe del rapporto strategico con Ryanair.  - spiega Cosimo Borraccino (Sinistra Italiana). Ci hiediamo, tra l'altro, il perchè di una privatizzaizone con un partner finanziario, il fondo F21 che gestisce la Gesac e non con un partner industriale".

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