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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Sezioni "con carenze igienico sanitarie" nel carcere di Bari, l'appello del Sappe: "Ancora aperte nonostante la fine dell'emergenza Covid"

In una lunga nota il sindacato di polizia penitenziaria denuncia la difficile situazione all'interno della sezione femminile della prigione di Bari e nella struttura di Trani, ancora vittime di sovraffollamento

Reparti definiti "inagibili" della sezione femminile del carcere di Bari riaperti a causa dell'emergenza pandemica, che ad oggi ospiterebbero anche detenuti con problemi psichiatrici. La denuncia arriva dal Sappe, il sindacato di polizia penitenziaria, che in una nota ha descritto la complessa situazione riscontrata anche all'interno della struttura che ospitava i detenuti semiliberi a Trani. "Dopo tante battaglie e proteste a tutti i livelli , il nostro sindacato è riuscito a farle chiedere poiché inagibili ed irrispettosi dei diritti minimi, della dignità nonchè della privacy dei detenuti" spiegano dal Sappe, ricordando però che con lo scoppio della pandemia dal Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria di Bari fosse arrivata richiesta di aprire quelle sezioni "che il Ministero della Giustizia aveva dichiarato inagibili" spiegano. Una situazione che inevitabilmente si sarebbe ripercossa anche sugli agenti di polizia penitenziaria, "costretti a lavorare in
ambienti fatiscenti, sporchi e freddi" denunciano dal Sappe. 

Durante l'emergenza c'è stata poi la necessità di utilizzare un numero maggiore di poliziotti, visto che le sezioni funzionavano a pieno ritmo, ospitando i detenuti positivi al covid, oppure nuovi giunti che dovevano essere isolati. Secondo quanto denunciato dal sindacato, ora che lo stato di emergenza è stato revocato, però, anche nel carcere barese si continuano a ospitare nuovi detenuti, creando un sovraffollamento delle strutture ancora maggiore. "Nei giorni scorsi il Sappe ha scritto al Provveditore regionale chiedendo di rivedere la sua posizione sulla vicenda - prosegue la nota - ma lo stesso con disinteresse e superficialità non ha nemmeno ritenuto di rispondere alle richieste del Sappe che chiedeva di chiudere le sezioni della vergogna, ormai le uniche nella nazione". L'appello si conclude con un invito ai sindaci di Bari e Trani "a visitare le sezioni in questione in qualità di responsabili dell’igiene e sicurezza pubblica, per accertare le condizioni igienico sanitarie in cui sono costretti a vivere i detenuti, nonché a lavorare i poliziotti".

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