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Venerdì, 2 Giugno 2023
Cronaca Molo San Nicola

"Se mi riprendi ti butto a mare": giornalista e operatore Rai aggrediti sul lungomare mentre filmavano gli assembramenti

Giuseppe Di Tommaso, inviato de 'La vita in diretta' stava realizzando un servizio in zona 'N derr la lanz', quando è stato avvicinato da un uomo: "Ha strattonato e preso a calci me e l'operatore"

Aggredita una troupe Rai, 'colpevole' di aver effettuato riprese agli assembramenti sul lungomare di Bari. Vittima dell'aggressione, il cronista de 'La vita in diretta', Giuseppe Di Tommaso, e il suo operatore: ieri pomeriggio era al molo San Nicola, quando un uomo si è avvicinato a muso duro intimandogli di non riprenderlo in faccia. L'episodio è stato ripreso totalmente dalle telecamere del programma e mandato in onda durante la puntata odierna. "Se tu mi riprendi ancora butto a mare te e il tizio con la telecamera - minaccia una persona - Non devi fare così alle persone eh". L'operatore non riesce a riprendere il responsabile perché quest'ultimo con una una mano copre e abbassa forzatamente l'obiettivo. Inutili le proteste dell'inviato ("È diritto di cronaca!"), l'uomo non vede ragione: "Hai il diritto di non riprendermi lo sai cosa è? Se ti buttano a mare le persone fanno bene".

Altri dettagli riguardo il servizio sono stati spiegati da Di Tommaso direttamente al conduttore del programma: "Ci eravamo spostati a Bari nel centro della movida. Lì a un certo punto siamo stati circondati da delle persone che non gradivano essere ripresi e hanno iniziato a strattonarci e a mandarci via. L'operatore è stato preso a calci. Io stesso sono stato strattonato".

La solidarietà dei residenti dell'Umbertino

Solidarietà al giornalista da parte dei residenti del quartiere Umbertino: "Da tempo denunciamo come il fenomeno della 'movida' sia ripreso con forza nell'Umbertino - spiega il presidente del Comitato salvaguardia zona Umbertina, Mauro Gargano - favorito dalla esponenziale concentrazione di locali di ristorazione che in un ambito territoriale ove già sono presenti numerosi spazi aggregativi (giardini, lungomare, molo San Nicola, ampi piazzali di edifici pubblici quali Teatro Petruzzelli, Camera di Commercio, e sedi viarie già interdette alla circolazione), agevola gli assembramenti e comportamenti che, in spregio alle raccomandazioni degli esperti e alle normativa emergenziale, possono favorire un dilagare del contagio". Il Comitato ha poi denunciato come "ci sia un aumento di tensione sociale sul territorio tra coloro che ivi risiedono (appartenenti in prevalenza alla fascia etaria ultra cinquantenne la più esposta alle conseguenze letali del virus, con un tasso di letalità pari al 98,9% dati ISS) e coloro in prevalenza giovani (principalmente infra trentenne, la meno vulnerabile con tasso letalità quasi nullo) che notte tempo, provenienti dai diversi ambiti cittadini, convergono nell'Umbertino per dar vita alla c.d. movida".

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