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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Prima gli "insulti omofobi" poi i calci e una pietra in testa: aggressione al parco Rossani, due giovani feriti

L'episodio si è verificato ieri pomeriggio nel giardino a due passi dalla stazione. Bari Pride: "Non possiamo più rimanere in silenzio". Decaro: "Violenza che non resterà impunita"

Aggrediti nel parco Rossani di Bari da un branco di giovani, inizialmente con "insulti omofobi e transfobici", quindi con calci e persino con una pietra scagliata in testa ad uno di loro, ferendolo: è quanto accaduto attorno alle 20 di domenica a due ragazzi non binary di origini foggiane, di 19 e 23 anni, che, in compagnia di alcuni amici stavano trascorrendo un tranquillo pomeriggio nel giardino a pochi passi dalla stazione centrale. Un'aggressione che avrebbe potuto avere conseguenze ancor più gravi, conclusasi, comunque, con le due vittime finite in ospedale, con una prognosi di 5 e 15 giorni.

Il violento episodio è stato segnalato dal Bari Pride e si è verificato il giorno dopo la parata per i diritti nel centro cittadino alla quale hanno partecipato 10mila persone: "Non possiamo rimanere in silenzio - scrivono gli organizzatori - davanti alla violenza prevaricatrice che si sta diffondendo nella nostra città, con chiara matrice patriarcale, omofoba e razzista: esprimiamo tutta la nostra solidarietà allə ragazzə aggreditə. Episodi simili al parco Rossani sono toccati a ragazzi stranieri, e tante altre sono le denunce di molestie per strada contro ragazze che abbiamo contato in questi giorni. Fatti che vedono come aggressori branchi di ragazzi altrettanto giovani, sollevando interrogativi rispetto ad una vera e propria emergenza educativa. Nella nostra città, non c'è spazio per la violenza: come organizzazioni sociali baresi, pur riconoscendo che alcune zone ad oggi hanno bisogno di una maggiore tutela, riteniamo che la risposta a questi episodi non possa essere solo di tipo securitario, con lo schieramento di forze dell'ordine per le strade".

Bari Pride, nel suo post suo Facebook, segnala anche quanto accaduto durante la parata di sabato dove nonostante la colorata festa per le vie della città, alla quale hanno preso parte anche tanti giovani e numerose famiglie, non sono mancati momenti di intolleranza: "Abbiamo ricevuto notizia di ben 4 episodi di violenza - scrivono -: aggressioni verbali perlopiù, un’aggressione fisica di stampo dichiaratamente fascista, e un momento di tensione che ha visto coinvolta una persona trans rispetto alla quale le forze di polizia non avevano gli strumenti per comprendere quanto fosse importante chiamarla col suo nome"

Proprio su questu'ultimo punto, Bari Pride ritiene importante che "anche per le forze dell'ordine sia necessario portare avanti momenti di formazione sempre più capillari sui crimini d'odio verso le persone LGBTQIA+, poiché in molti di questi casi si dimostrano impreparati nel supporto delle vittime. Pretendiamo che, chi ha la responsabilità di gestire le situazioni di contrasto che possono coinvolgerci, non ci sottoponga, poi, ad ulteriori violenze. In questo le nostre non possono rimanere solo parole: abbiamo bisogno, chiediamo, un'impegno netto dell'amministrazione comunale in questo senso. Chiediamo l'istituzione di percorsi di educazione alla non-violenza nelle scuole cittadine, rafforzando la presenza delle associazioni sul territorio per fare sì, una volta per tutte, che la cura del tessuto sociale sia l'argine a marginalità e violenza" conclude l'associazione. 

Decaro: "Aggressione non deve restare impunita"

Il sindaco Antonio Decaro ha commentato con una nota il violento episodio avvenuto nella caserma Rossani, chiedendo l'intervento della Prefettura e delle Forze dell'ordine oltre che della Polizia locale, che sta acquisendo le immagini delle telecamere: “Appena ho letto sui social quanto accaduto ieri sera ho immediatamente inviato tutte le informazioni in mio possesso alla Prefettura e alle Forze dell'ordine - ha affermato il sindaco -. Contemporaneamente ho chiesto alla Polizia locale di attivarsi immediatamente per reperire le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza. Questa aggressione non può e non deve restare impunita. Dobbiamo dare subito un segnale di presenza e di vicinanza alle famiglie che non possono avere paura di vedere i propri figli frequentare un parco cittadino”. In queste ore la polizia, intervenuta sul posto, è al lavoro per l'acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza. 

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