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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Il 'pasticciaccio' della Buona scuola: in Puglia si perdono 299 posti con il nuovo algoritmo

L'allarme è stato lanciato dai sindacati Flc Cgil e Cisl scuola. Calienno: "Presidi costretti a rinunciare alle ferie per gestire le chiamate dirette"

Sarà un'estate rovente per il personale scolastico pugliese e non per le alte temperature: a confermarlo sono i sindacati, che lanciano l'allarme in seguito all'ultimo decreto ministeriale del Miur (datata 26 luglio), relativo contingenti per le assunzioni a tempo indeterminato del personale docente. Nel documento si indica che il numero di immissioni in ruolo nell'annualità 2017/2018 saranno 2139. Numeri che però nasconderebbero, secondo la Flp Cgil Puglia e la Cisl scuola Puglia, una serie di problematiche aggiuntive.

Flc Cgil Puglia: "Posti a tempo determinato in diminuzione"

A discapito del numero di immissioni a tempo indeterminato, gli istituti sul territorio dovranno fronteggiare un calo dei contratti a tempo determinato. "Si perdono in Puglia - spiega in una nota Flc Cgil Puglia - 299 posti di lavoro nell’organico di fatto a tempo determinato cancellati, non si sa bene in base a quale algoritmo relativo al calo delle iscrizioni di alunne e alunni". E non solo: il sistema scolastico pugliese sarà costretto anche a tenere conto di 150 posti, come confermato dal sindacato, rimasti 'bloccati', in quanto oggetto di ricorso dei docenti trasferiti al Nord Italia per un presunto errore del suddetto algoritmo del Miur. 

Calienno (Cisl Scuola Puglia): "Presidi costretti a rinunciare alle ferie"

E se i docenti piangono, di certo chi si trova a dover gestire le nuove immissioni negli istituti non ride. Secondo Cisl Scuola Puglia, infatti, i dirigenti scolastici in diversi casi sono stati costretti a rinunciare alle ferie per risolvere le questioni ancora aperte sull'organico del prossimo anno scolastico. "Fino ad ora erano impegnati - commenta il segretario generale del sindacato pugliese Roberto Calienno - con la valutazione delle domande di supplenza del personale docente. Ora invece sono alle prese con la chiamata diretta dei trasferiti e spesso in due scuole per effetto delle reggenze (quando un preside è costretto a operare in più istituti per far fronte ad una posizione lasciata scoperta da un pensionamento, ndr). E la situazione, come spiega il sindacalista, è destinata solo a peggiorare: al momento infatti le reggenze sono 60, ma dal prossimo anno, per effetto degli ulteriori pensionamenti, diventeranno circa 100. 

Per quanto riguarda la provincia di Bari la situazione più complessa è quella sui posti di sostegno: è ancora in definizione la graduatoria che dovrebbe coprire circa 1200 cattedre. La scadenza del primo agosto per le immissioni in ruolo è però sempre più vicina e le richieste dei sindacati di sfruttare altre classi di concorso per coprire i posti vacanti ("ad esempio i tre posti previsti a Bari per la classe di concorso 'B-09 Laboratori di scienze e tecnologie aeronautiche'" ricorda Calienno) sembrano cadere nel vuoto.

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