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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Allarme bullismo nelle scuole, Lacoppola: "Niente fondi per contrastare il fenomeno"

Il provveditore agli studi di Bari scrive all'assessore regionale all'Istruzione Sasso: episodi di bullismo e atti vandalici si moltiplicano, ma con i tagli al personale vigilare è sempre più difficile

Con il ritorno sui banchi tornano anche gli episodi di bullismo e gli atti vandalici, ma le scuole sono sempre meno 'attrezzate' per affrontare e prevenire tali situazioni. A lanciare l'allarme è il provveditore agli Studi di Bari Giovanni Lacoppola, che ieri ha indirizzato una lettera all'assessore regionale all'Istruzione Alba Sasso per denunciare la situazione di emergenza che si sta creando negli istituti scolastici baresi, ed in particolare in quelli dei quartieri più periferici e a rischio criminalità.

EMERGENZA E SCARSE RISORSE - La situazione, denuncia il provveditore, va gradualmente peggiorando con i progressivi tagli dei fondi destinati alle scuole. Ad esempio, alcuni istituti sono del tutto sprovvisti anche di semplici inferriate alle finestre per proteggere laboratori e aule informatiche dagli assalti di vandali e ladri, mentre, per tutta risposta, "gli enti locali fanno sapere che attualmente i costi per tali interventi strutturali risultano eccessivi e non vi sono risorse finanziarie sufficienti per effettuare i richiesti lavori". Ma a contribuire alla situazione di emergenza sono anche i tagli al personale.  "Sono davvero numerose - scrive Lacoppola - le scuole attualmente quasi del tutto prive di figure professionali (il riferimento è, in particolare, al personale Ata, ndr) aventi, per legge, proprio il compito di sorvegliare i locali scolastici, di vigilare sugli alunni, come pure di prestare ausilio a quelli diversamente abili".

DIRITTO ALLO STUDIO VIOLATO - Ma il problema dei mancati fondi alle scuole non riguarda soltanto la salvaguardia degli edificI. La posta in gioco, sottolinea il provveditore, è anche un'altra, e riguarda il diritto allo studio, il ruolo educativo e di riferimento che le scuole rivestono per i giovani, soprattutto nei quartieri più difficili. Un ruolo che diventa impossibile da svolgere se non ci sono risorse per tenere aperti gli istituti anche negli orari extrascolastici, se non si è in grado di garantire attività che coinvolgano i ragazzi, se non c'è personale che si occupi di queste attività.

L'IMPORTANZA DEI PROGETTI PER LA SCUOLA - Lacune che in parte potrebbero essere colmate, secondo Lacoppola, con l'avvio di progetti regionali già sperimentati in passato, come "Diritti a Scuola". Il progetto, scrive Lacoppola sollecitandone l'avvio, "offrirebbe indubbiamente concrete possibilità occupazionali a personale docente ed ATA, con positive ricadute su tante famiglie che versano in stato di bisogno". "Da ultimo, - conclude il provveditore - invito caldamente tutti i Dirigenti Scolastici, che leggono per conoscenza, a stilare, fin d’ora i necessari progetti, per far sì che possano essere tempestivamente assunte le figure professionali necessarie a colmare il vuoto degli organici causati dai suaccennati tagli, nonché per evitare che – come è accaduto in passato – una parte dei fondi rimanga inutilizzata".
 

 

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