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Cronaca

"Troppi casi di sfruttamento nell'alternanza scuola lavoro": gli studenti lanciano lo sportello di denuncia

Si chiama "Sos alternanza estiva" l'iniziativa dell'Unione degli studenti. La coordinatrice Didonna: "Lo gestiremo inizialmente telefonicamente, ma contiamo di attivarlo in sedi cittadine"

Arriva l'estate, periodo in cui aumentano - vista la fine della scuola - le esperienze di alternanza scuola lavoro per gli studenti baresi. "Esperienze che spesso ci vedono svolgere compiti ben lontani dalle mansioni utili a farci immettere nel mercato, e da questo non possiamo tutelarci, visto che manca ancora una carta dei diritti e dei doveri degli studenti" spiega Rossana Didonna, coordinatrice dell'Unione degli studenti Bari. Sono stati tanti i casi negativi segnalati negli scorsi mesi - di ragazzi costretti ad esempio a turni di 13 ore di pulizia delle aziende o di volantinaggio durante le esperienze di alternanza -, da qui l'idea di lanciare uno sportello di denuncia gestito direttamente dall'associazione studentesca.

Si chiama "Sos alternanza estiva" l'iniziativa, presentata ieri e che sarà attivata la prossima settimana. Un luogo per denunciare tutti i casi di 'malaalternanza' in Puglia. Anche se ancora di 'luogo' non si può parlare, perché lo sportello sarà attivato inizialmente solo per via telefonica. "Ci piacerebbe però creare in futuro delle sedi fisiche a Bari e nelle altre città dove i ragazzi possano presentarsi per denunciare questi casi - prosegue la Didonna. L’indagine condotta dal sindacato studentesco a Bari presenta dei risultati allarmanti, in quanto più della metà degli studenti ha dovuto sostenere spese per i trasporti senza ricevere rimborsi, e quattro studenti su 10 ritengono che gli siano stati negati diritti che debbano essere garantiti". 

Le denunce raccolte dallo sportello potrebbero quindi divenire la base per la carta dei diritti sull'alternanza che gli studenti vorrebbero creare. Anche per questo sono in contatto con il Ministero, a cui da tempo hanno presentato le loro rimostranze sui percorsi lavorativi previsti dalla legge 107 del 2015, la cosiddetta 'Buona scuola'. "Siamo stati contattati dal sottosegretario all'Istruzione, Gabriele Toccafondi, chiedendo che l'Uds si esprimesse sui percorsi di alternanza previsti dal Governo, perché voleva capire se questo progetto fosse davvero utile. Siamo stati poi convocati dallo stesso ministro Valeria Fedeli e a lei vogliamo portare queste denunce raccolte proprio tra i ragazzi, così da poter richiedere una tutela per noi, visto che sono tanti i casi di sfruttamento segnalati finora".

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