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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ambulante picchiato a Torre a Mare, tre arresti: "Vittima della violenza gratuita del branco"

Un 18enne, un 24enne e un 26enne identificati dalla polizia, ma il gruppo sarebbe stato più numeroso. Le botte dopo il tentativo di rubare della merce dalla bancarella e la reazione della vittima. Picchiati anche altri due pachistani intervenuti per difendere il venditore. Il Questore De Iesu: "Violenza gratuita del branco nei confronti di soggetti indifesi"

Preso a calci e pugni, colpito con una bottiglia sulla testa, scaraventato per terra per aver 'osato' chiedere la restituzione della merce - cover di cellulari e oggetti di bigiotteria - che i 'bulli' di turno gli avevano portato via dalla bancarella. Picchiato insieme a sua sorella e suo cognato, intervenuti per cercare di difenderlo dalla violenza del branco. Una "vile aggressione", cominciata con atto di "bullismo" e sfociata nella "violenza gratuita" del gruppo. Così la polizia ricostruisce l'aggressione ai danni di tre venditori ambulanti pachistani avvenuta nei pressi del porticciolo di Torre a Mare nella notte tra l'11 e il 12 agosto scorsi.

Per quel terribile episodio di violenza, questa mattina gli agenti della Questura di Bari hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare, a carico di tre dei presunti componenti del 'branco', accusati di rapina aggravata e lesioni personali aggravate. Si tratta di un 18enne di Cellamare, B.S.D. (al momento dei fatti ancora minorenne) per il quale è stato disposto l'accompagnamento in comunità, e di due giovani incensurati, entrambi di Triggiano - il 24enne Antonello Di Cosimo e il 26enne Roberto Delle Foglie - finiti ai domiciliari. Gli uomini della Sezione Volanti, coordinati dal dirigente Maurizio Galeazzi, hanno ascoltato vittime e testimoni, esaminato filmati degli impianti di videosorveglianza della zona e cercato ulteriori riscontri alla presenza del gruppo, che in tutto sarebbe stato composto da almeno otto persone, tra cui anche due ragazze. Giovani che, secondo quanto emerso dalle indagini, frequentavano abitualmente Torre a Mare. E che in quella sera d'estate avrebbero voluto dimostrare "la forza del branco attraverso un'azione aggressiva gratuita, nei confronti di soggetti fragili, indifesi", ha sottolineato in conferenza stampa il Questore di Bari, Antonio De Iesu.

Un fatto reso ancora più grave e preoccupante dal coinvolgimento di un minorenne. Sarebbe stato proprio lui, secondo quanto ricostruito dalla polizia, ad aggredire per primo il venditore pachistano, poi 'sostenuto' dagli altri componenti del gruppo, che avrebbero anche malmenato alcune persone che avevano cercato di fermarli e rovesciato le bancarelle dei tre venditori, da cui poco prima avevano portato la via merce, per un valore complessivo di circa 240 euro. Dopo il pestaggio, Mahmood, il venditore preso di mira dal branco, ha riportato contusioni alla testa, al torace, al braccio e ad una gamba, con una prognosi di dieci giorni. Ferite e contusioni anche per sua sorella e suo cognato, intervenuti per difenderlo. Anche dalla loro bancarella il gruppo avrebbe portato via degli oggetti.

Esaminando l'accaduto, il questore De Iesu ha poi richiamato un'altra vicenda per alcuni aspetti simile a quella di Torre a Mare: l'aggressione avvenuta in corso Vittorio Emanuele alla vigilia di Natale. "E' un fenomeno che ci preoccupa, che viene analizzato costantemente, soprattutto nell'ambito della movida", ha detto De Iesu riferendosi all'azione del 'branco', di giovani  che in gruppo si lasciano andare ad azioni estremamente aggressive e violente. Episodi che mettono in luce una "carenza di formazione etica da parte delle nuove generazioni", e su cui, ha concluso il Questore, bisognerebbe riflettere per capire come impostare azioni educative e formative che possano far fronte a questo fenomeno.

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