Appalti al Comune, chiesta condanna per l'ex assessore Pasculli

E' stata chiesta la condanna dal parte del procuratore aggiunto Pasquale Drago per l'ex assessore al Contenzioso e agli Appalti Emanuele Pasculli, accusato di tentata concussione per una vicenda relativa ad una gara d'appalto per le pulizie in Comune.

IL PROCESSO - L'accusa non ha quantificato la pena, rimettendo al giudice la decisione, ma ha chiesto che vengano concesse all'imputato tutte le attenuanti del caso. La discussione delle parti civili (Michele Emiliano, nella doppia veste di sindaco e privato cittadino, e la cooperativa 'vittima' della tentata concussione) e del difensore, l'avvocato Michele De Pascale, è stata rinviata all'udienza del 7 novembre prossimo, quando è prevista anche la sentenza. Il processo si sta celebrando con rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Bari, Antonio Diella. Nel corso dell'udienza di oggi sono stati sentiti alcuni testimoni, tra cui il direttore generale del Comune di Bari, Vito Leccese. I fatti contestati risalgono a luglio 2011.

LA VICENDA - Secondo gli inquirenti Pasculli avrebbe tentato di pilotare l'esito della gara d'appalto per il servizio di pulizie in Comune, favorendo un imprenditore in cambio dell'assunzione di alcuni conoscenti. In particolare, a pochi giorni dalla scadenza del vecchio contratto (affidato alla Romeo di Napoli e subappaltato ad una cooperativa di Carbonara), Pasculli avrebbe inviato un sms in cui assicurava al presidente della cooperativa che avrebbe ottenuto l'affidamento del servizio in proroga, chiedendo in cambio l'assunzione di alcuni suoi protetti.

Il tentativo però sarebbe poi fallito, perchè il sindaco Emiliano, dopo il coinvolgimento della ditta Romeo in un'inchiesta giudiziaria, avrebbe deciso di revocare l'appalto alla cooperativa. Lo stesso sindaco, nell'ottobre 2011 aveva deciso di revocare la nomina all'assessore Pasculli dopo una prima fuga di notizie sull'inchiesta.