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Cronaca

Presunti appalti truccati alla Asl, condannato l'ex primario Ciappetta. Reati prescritti per i fratelli Tarantini

Il medico dovrà scontare una pena di un anno e sei mesi per l'unico reato non prescritto, l'aver operato anche in una clinica romana. Nessuna condanna per le forniture di attrezzi chirurgici al Policlinico

Prescritti i reati contestati ai fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini. A deciderlo è stato in giornata il Tribunale di Bari, che ha quindi revocato le accuse di corruzione, concussione e turbativa d'asta. Reati sorti in seguito alle indagini per le presunte gare truccate per le forniture di attrezzature chirurgiche disposte fra il 2006 e il 2009. 

È stato invece condannato a un anno e sei mesi di reclusione Pasqualino Ciappetta, ex primario di neurochirurgia del Policlinico di Bari, per i giudici responsabile della presunta truffa ai danni del Policlinico. Si tratta dell'unico reato non prescritto di cui è accusato il medico. Secondo quando scoperto dagli inquirenti, nonostante avesse un contratto in esclusiva con l'azienda ospedaliera barese, Ciappetta operava nei fine settimana nella clinica 'Villa del Rosario' a Roma. Per questo i giudici hanno disposto anche il sequestro di circa 70mila euro, pari all'ingiusto profitto, e lo hanno condannato al risarcimento danni nei confronti delle parti civili costituite: Policlinico, Università degli Studi di Bari e Regione Puglia. Ciappetta ha ottenuto la pena sospesa, a patto che risarcisca i danni entro sei mesi.

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