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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bari Vecchia / Corso Vittorio Emanuele

Presidente del Municipio aggredito, commercianti scontenti: l'area pedonale di Carbonara continua a far discutere

Ieri durante un sopralluogo alcuni commercianti sono tornati a manifestare l'opposizione al provvedimento. Poi l'episodio che ha coinvolto Acquaviva. La pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele torna al centro delle proteste

Che la chiusura alle auto di parte di corso Vittorio Emanuele, a Carbonara, sarebbe stata destinata a scatenare discussioni e proteste, era apparso chiaro sin dall'adozione del provvedimento, a luglio scorso. Una sperimentazione che aveva fatto storcere il naso a molti commercianti della zona, come avevamo raccontato a settembre.

La protesta dei contrari è tornata a farsi sentire ieri, quando sul posto sono arrivati gli operai incaricati dal Comune di posizionare delle fioriere per delimitare i varchi di accesso all'area pedonale. Un'animata discussione tra un gruppo di cittadini contrari alla chiusura e l'assessore Galasso e il presidente del IV Municipio, Nicola Acquaviva, quest'ultimo poi colpito al volto da una donna. 

Il sopralluogo e l'aggressione

Nel confronto dai toni accesi sarebbero anche volati insulti, poi l'aggressione, riferita dallo stesso Acquaviva, che in un post su Fb, questa mattina, racconta di essere stato colpito alle spalle, e allo zigomo sinistro e a un occhio. "Mentre tornavo a casa dall'ospedale dove sono stato prontamente soccorso - commenta Acquaviva - mi domandavo:- "chi me lo fa fare? Perché devo lottare per loro, perché devo sopportare ingiurie e addirittura rischiare la vita per fare qualcosa per la collettività?"- la verità è che fino a quando potrò essere portavoce della parte migliore del municipio che rappresento, non mi fermerò. Porgo le mie scuse alla mia famiglia e a chi sta soffrendo per queste situazioni, ma essere uomo ed essere un buon politico significa battersi per chi è diverso per chi non ha voce per chi ha bisogno....mi dispiace per la "Signora" che mi ha aggredito ma io oggi, domani e per i giorni avvenire sarò ancora lì dove mi ha lasciato a lavorare per migliorare la vita di tutti anche la sua".

La questione fioriere e il 'no alla pedonalizzazione'

"E' deprecabile che le manifestazioni di pensiero trascendano in atti di violenza", commenta Vincenzo Di Gravina, la cui famiglia gestisce una tabaccheria nella strada. Di Gravina - anche avvocato ed ex consigliere provinciale di FI - ieri si è fatto portavoce delle ragioni dei commercianti che si oppongono alla chiusura e chiedono che il provvedimento venga rivisto. "Non ci stiamo però a passare per dei facinorosi. Ieri abbiamo discusso a lungo con l'assessore Galasso e il presidente, ci sono stati toni anche accesi, ma senza mai andare oltre". "Abbiamo contestato il posizionamento delle fioriere a chiusura dell'accesso di piazza Umberto - spiega ancora Di Gravina - chiedendo di sapere in quale provvedimento fosse esplicitamente previsto. E' stato proposto di collocarle a sbalzo, in modo da consentire comunque l'accesso di auto autorizzate e mezzi di soccorso, ma abbiamo contestato il fatto che non potessero essere piazzate così ad occhio, senza un elaborato grafico". "E' vero che, nonostante la chiusura, c'erano auto che spesso passavano anche a velocità sostenuta, ma per questo sarebbe sufficiente mettere un vigile che multi chi non rispetta il divieto", aggiunge Di Gravina. Le due fioriere che avrebbero dovuto delimitare il varco da piazza Umberto, alla fine, sono state momentaneamente posizionate lateralmente. 

Ma al di là delle questioni più strettamente tecniche, resta l'opposizione più generale ad un provvedimento per cui - ribascono i commercianti contrari al provvedimento - "non siamo mai stati consultati, e le nostre richieste continuano ad essere ignorate". "Chiaramente noi siamo favorevoli ad una riqualificazione della zona - afferma il titolare di un negozio di ottica sulla strada - ma appunto si sarebbe dovuto pensare prima a riqualificare, poi a chiudere la strada". Tra le proposte sostenute da chi contesta la completa pedonalizzazione, quella di riaprire la strada almeno al transito delle auto, o di istituire lo stop alle auto sono in alcune fasce orarie. "Questa chiusura totale ci sembra senza logica, ci sta solo isolando - rincara la dose Di Gravina - Sarebbe stato più opportuno prendere dei provvedimenti graduali. Invece insistono nel parlare di chiusura 'provvisoria', quando già da mesi è stata installata anche la segnaletica. Avevano parlato di una verifica che non è mai stata fatta, mentre i commercianti hanno subito dei danni che sono documentabili".

Galasso: ipotesi strisce blu e area di parcheggio in stazione

"Ci sono state espressioni di dissenso, e come spesso accade il dissenso è urlato, ma ci sono state anche molte opinioni a favore - commenta Galasso in merito all'episodio di ieri - Ovviamente l'amministrazione conferma la volontà di andare avanti con questa sperimentazione", aggiunge l'assessore ai Lavori Pubblici, spiegando che il posizionamento delle fioriere era legato alla necessità di far rispettare l'ordinanza di chiusura, a fronte delle infrazioni commesse dagli automobilisti che comunque ignoravano il divieto, "con conseguenti situazioni di pericolo per i pedoni".  "Per noi - prosegue Galasso - questo è il seme che viene piantato all'interno del centro storico per stimolare tutta una serie di iniziative, di attività". Inoltre è al vaglio l'ipotesi di istituire su parte di piazza Umberto parcheggi a pagamento, in modo da favorire il turn over delle auto. "Abbiamo già inoltrato al Municipio una proposta per l'istituzione delle strisce blu a pagamento sull'anello interno della piazza, ovvero sul lato sinistro - conferma Galasso - In questo modo, i residenti di sera e di notte possono parcheggiare gratis sulla piazza, mentre di giorno quei posti si mettono a rotazione per chi magari deve fare compere o commissioni, con benefici che ovviamente riguarderanno anche per le attività di corso Vittorio Emanuele". Un altro fronte su cui il Comune si sta muovendo, è quello dell'acquisizione (o dell'adozione in gestione) di alcune aree inutilizzate, di proprietà regionale, adiacenti alla stazione Fs di Carbonara, per adibirle a parcheggio.

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