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Cronaca Bitonto

Armi ed estorsione, assolto in appello il boss di Bitonto

In primo grado Cosimo Modugno, ritenuto il capo del clan 'Conte-Modugno', era stato condannato a 9 anni di reclusione. La Corte d'Appello ha ribaltato la sentenza

Assolto "per non aver commesso il fatto": la Corte d'Appello di Bari ribalta la sentenza di condanna a 9 anni emessa in primo grado per il 33enne Cosimo Modugno, ritenuto il capo del clan di Bitonto 'Conte-Modugno'. Con l'assoluzione, i giudici hanno disposto la sua scarcerazione dopo due e mezzo di reclusione.

LE ACCUSE - Modugno era stato arrestato nel settembre 2010 su disposizione della Dda di Bari. Era accusato di aver nascosto in una casa di Giovinazzo, con la complicità di un 33enne incensurato, un arsenale con Kalashnikov e pistole mitragliatrici. Principale accusatore del boss era stato proprio il suo complice, il quale, arrestato, aveva deciso di collaborare con la giustizia.

Accogliendo le richieste dei difensori di Cosimo Modugno, gli avvocati Massimo Roberto Chiusolo e Michele Pasculli, la Corte d'Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado, assolvendo l'imputato dal reato relativo alle armi con formula piena, mentre per l'altra accusa di presunta estorsione hanno dichiarato il non doversi procedere per difetto di querela.

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