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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Santeramo in Colle

Matera, vetrata bruciata per "intimidire" l'agenzia funebre rivale: tre baresi arrestati

L'episodio è avvenuto a ottobre dello scorso anno. L'arresto per danneggiamento aggravato dal metodo mafioso è avvenuto nei confronti di due residenti a Santeramo e di uno ad Acquaviva

Sono residenti nella provincia barese gli arrestati per l'incendio della vetrata di un'agenzia funebre a Matera. Al termine delle indagini, gli agenti di polizia hanno portato in carcere, con l'accusa di danneggiamento aggravato dal metodo mafioso, il 61enne marocchino Daoudi Mussadaq e il 24enne Simone Fumante, entrambi residenti a Santeramo in Colle, mentre il 19enne Francesco Pinto, originario di Altamura, è stato sottoposto alla misura degli aresti domiciliari. Un 45enne è stato poi sottoposto alla misura del divieto di dimora a Matera. Le misure cautelari sono state emesse dal gip distrettuale di Potenza, su richiesta della Procura distrettuale antimafia del capoluogo lucano.

L'incendio 

L'incendio fu appiccato nella notte del 29 ottobre 2020: le fiamme arrivarono a lambire le finestre dell'abitazione al primo piano del palazzo: la Polizia individuò l'auto usata dai responsabili dell'incendio. La perquisizione portò al sequestro di un tappetino imbevuto della benzina contenuta nella tanica usata dagli incendiari. Successivamente, altre indagini, la visione delle immagini di alcune telecamere e alcuni interrogatori portarono all'identificazione degli autori materiali dell'incendio e del mandante (l'uomo al quale è stato notificato il divieto di dimora a Matera), che fa parte di una famiglia che gestisce un'agenzia funebre concorrente, anch'essa con sede a Matera. L'incendio fu deciso perché l'agenzia concorrente praticava servizi "con un miglior rapporto qualità-prezzo" e per "mandare un chiaro messaggio intimidatorio alla persona offesa", seguendo un "copione" che, nella città dei Sassi, ha portato, tra il 2015 e il 2016, a dieci attentati incendiari ad attività commerciali, "per determinarne assoggettamento ed omertà".

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