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Cronaca Acquaviva delle Fonti

Arresti all'ospedale Miulli, monsignor Paciello: "Don Laddaga formica infaticabile e laboriosa"

Il vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti difende l'operato del reggente dell'ente ecclesiastico don Mimmo Laddaga, arrestato per una presunta truffa alla Regione: "Sono testimone diretto della dedizione incondizionata di don Mimmo per l'ospedale e per la Colonia"

"Con mio profondo rammarico, mi è stata ufficialmente comunicata la notizia della custodia cautelare del mio delegato don Mimmo Laddaga, perché la magistratura ritiene necessario fare chiarezza e giustizia circa la conduzione economico finanziaria della Colonia hanseniana, a causa di fatti che, a nostro avviso, non hanno generato alcun danno né ai pazienti, né alla Regione Puglia".

Lo afferma il vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle fonti, mons.Mario Paciello. "Proprio ieri, senza sapere cosa sarebbe stato deciso oggi dal giudice - aggiunge il prelato in una nota - per la stessa esigenza di chiarezza e di trasparenza della gestione della Colonia hanseniana, avevo costituito una commissione di indagine interna, composta da due magistrati in pensione e da un dottore commercialista, affinché riesaminasse tutti gli atti, in vista del rinnovo della convenzione con la Regione Puglia".

"Da 15 anni - prosegue mons. Paciello - sono testimone diretto della dedizione incondizionata di don Mimmo per l'ospedale e per la Colonia con l'unico scopo di assicurare ai pazienti la migliore assistenza e ai dipendenti, un lavoro sereno e sicuro, nonostante le gravi difficoltà economico-finanziarie che l'ente attraversa. Per tale motivo non mi dispiacciono le indagini, ma soffro molto per l'immagine che i mezzi di comunicazione potrebbero dare di un sacerdote che, come formica infaticabile e laboriosa, nel silenzio, ma a costo di grandi sacrifici ha dato alla Puglia, al meridione e alla sanità italiana una struttura ospedaliera tenuta in alta considerazione e che gestisce una struttura per malati di lebbra, unica in Italia".

"A tal fine, rispettoso e fiducioso dell'operato della magistratura - conclude il vescovo - mi rendo disponibile sin d'ora per un incontro con gli inquirenti onde chiarire fatti e circostanze atti ad una sollecita definizione della vicenda a tutela della credibilità e della moralità dell'ente Miulli, al quale la Regione ha affidato in toto la cura degli hanseniani".


 

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