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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Carbonara

Omicidio in casolare a Carbonara, torna in carcere il presunto killer: "Tracce di sangue lo collegano al delitto"

Il romeno Gheorghe Busuoic era stato scarcerato a giugno dopo che il gip Antonella Cafagna aveva riscontrato incongruenze nella testimonianza della compagna della vittima. Il 26 novembre è previsto l'interrogatorio di garanzia

Torna in carcere per fermo di delitto il 44enne romeno Gheorghe Busuoic, principale indiziato per l'omicidio del connazionale Mihalcea Vasile, il cui corpo era stato ritrovato in un casolare a Carbonara nella serata del 12 maggio. La gip Antonella Cafagna ha disposto la nuova misura restrittiva per il 44enne, assistito dall'avvocato Luigi Langmann, di cui domani è previsto l'interrogatorio di garanzia.

Busuoic era stato scarcerato a giugno, dopo che il magistrato aveva riscontrato incongruenze sulla testimonianza della compagna della vittima, che dapprima aveva dichiarato di aver assistito al litigio tra i due che avrebbe portato all'omicidio di Vasile, salvo poi ritrattare e ricordare che Busuoic era invece andato via dal casolare in tarda serata dopo aver trascorso una serata tranquilla. 

Le risultanze dei rilevamenti

Il 18 novembre poi, il dietrofront, a seguito dei rilevamenti effettuati sugli oggetti ritrovati sul luogo del delitto, tra cui due coltelli, e sulle tracce di sangue sul pantalone e sulle scarpe dell'indagato. Tracce di sangue, in particolare, che sono risultate appartenenti alla vittima e che di fatto costituiscono per la gip prova insuperabile della presenza dell'indagato sul luogo in cui è avvenuto il decesso di Vasile. Dagli accertamenti effettuati, inoltre, è emerso che la ferita che Busuoic ha riportato sulla fronte sarebbe stata il risultato di un colpo di bastone, mentre l'indagato aveva riferito di essere stato colpito da un'accetta o da un machete.

Dichiarazioni false che, come riportato nell'ordinanza di fermo, insieme alle intercettazioni telefoniche - la telefonata in cui la compagna della vittima avvertiva i carabinieri del ritrovamento di un coltello - confermerebbero la gravità indiziaria di Busuoic. Per gli inquirenti, quindi, sarebbe stato il rischio di ritorsioni da parte dell'indagato a portare la donna a mentire rispetto a quanto avvenuto la sera dell'omicidio. Testimonianza che aveva portato in origine alla scarcerazione di Busuoic. 

Il nuovo fermo dell'indagato è stato disposto, inoltre, visto il rischio di fuga dell'uomo, che già aveva abbandonato negli scorsi giorni il luogo in cui solitamente dimorava. 

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