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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Assegni di ricerca per sviluppare l'innovazione: presentato il progetto 'Riparti' della Regione

L'iniziativa è rivolta alle Università pugliesi e agli Enti pubblici di ricerca per il finanziamento di assegni di ricerca applicata. Le richieste potranno essere presentate attraverso il sito web fino al 21 dicembre

Assegni di ricerca professionalizzanti, nuovi ricercatori e figure altamente professionali per garantire lo sviluppo dell'innovazione sul territorio pugliese. Sono le tre direttive su cui si sviluppa la misura regionale “RIPARTI: assegni di RIcerca per riPARTire con le Imprese”, rivolto alle Università pugliesi e agli Enti pubblici di ricerca per il finanziamento di assegni di ricerca applicata. Il progetto è stato presentato questa mattina dall’assessore regionale Sebastiano Leo e dalla direttrice del Dipartimento regionale Politiche del lavoro, Istruzione e Formazione, Silvia Pellegrini.

 L’iniziativa lanciata dall’Assessorato regionale all’Istruzione e Formazione in sinergia con ARTI rilancia il ruolo determinante che la ricerca riveste sul fronte dell’innovazione e dello sviluppo del tessuto socioeconomico e industriale, coerentemente con la Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile e con la Smart Specialization Strategy della Regione Puglia. La misura punta a stimolare i soggetti che a diverso titolo operano in Puglia nel campo della ricerca (Università ed EPR) a superare i confini delle loro traiettorie individuali, favorendo la formazione, attraverso il finanziamento di assegni di ricerca professionalizzanti, di nuovi ricercatori e l’inserimento nel sistema produttivo regionale di alte professionalità in grado di rispondere ai fabbisogni di innovazione espresse dal territorio.

“Sviluppare ricerche innovative in grado di fondere la conoscenza e l’innovazione con la richiesta dei fabbisogni del tessuto economico-sociale del territorio. È questa l’idea alla base dell’Avviso RIPARTI che intende curvare la ricerca al servizio dell’industria, facendo dialogare università, centri di ricerca e mondo produttivo in funzione dello sviluppo del territorio - ha dichiarato l’assessore regionale Leo - Dieci milioni di euro è la dotazione finanziaria di questa misura straordinaria con cui potenzieremo la qualificazione del sistema regionale dell'istruzione, della formazione e del lavoro, con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell'innovazione. La Puglia può contare su un significativo patrimonio di imprese, risorse umane di eccellenza, di luoghi dove si produce e si pratica conoscenza, scienza e ricerca, nonché di valori, tradizioni, creatività, costantemente sostenuti nella sperimentazione di nuove politiche della crescita. Queste sono le risorse su cui si intende far leva per sviluppare competenze specifiche, per inserire nuove alte professionalità e promuovere la cultura del networking e dell’innovazione. Dopo REFIN, Dottorati di Ricerca XXXVII ciclo, ora lanciamo RIPARTI una misura che testimonia ancora una volta il grande impegno dell’amministrazione regionale nel sostenere il suo sistema universitario e di ricerca come volano di sviluppo della Puglia.”

I temi degli assegni di ricerca dovranno rientrare nei settori che l’amministrazione regionale ha individuato negli ambiti di ricerca definiti dall’European Research Council e nelle filiere produttive regionali, identificate sulla base dei distretti produttivi presenti nel territorio pugliese, riconosciuti dalla L. R. n. 23/2007. C’è tempo fino alle ore 13 del 21 dicembre per presentare la propria candidatura esclusivamente attraverso il sito web: www.riparti.regione.puglia.it Ciascun progetto di ricerca dovrà essere presentato dalle Università nonché dagli EPR, in collaborazione con un’impresa privata con sede in Puglia.

“Con la misura RIPARTI vogliamo provare a costruire un ponte tra le imprese del territorio, gli enti di ricerca e le università, mettendo al servizio della Puglia ben 280 assegni di ricerca applicata. Stiamo puntando ad un modello di formazione on the job di alto profilo, che da un lato  permetta ai laureati e laureate della Puglia di acquisire competenze  immediatamente spendibili nel mondo del lavoro, facendo un’esperienza sul campo, dall’altra garantisca una risposta concreta ed immediata ai fabbisogni innovativi delle piccole e medie imprese del territorio” ha concluso la Direttrice del Dipartimento regionale Politiche del lavoro, Istruzione e Formazione, Silvia Pellegrini.

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