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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Dottoressa molestata in guardia medica, perizia psichiatrica per il presunto stalker

I giudici del tribunale monocratico di Bari hanno accolto la richiesta del difensore di Maurizio Zecca, accusato di aver avuto comportamenti persecutori nei confronti della donna, costringendola a cambiare sede lavorativa per 3 volte

Telefonate notturne e minacce di morte nei confronti di una dottoressa in servizio in un ambulatorio di guardia medica della provincia di Bari. La storia, una delle tante che ha portato alla nascita di un gruppo di solidarietà, arriva ora a un punto di svolta: sarà una perizia psichiatrica a stabilire se il 51enne di Acquaviva delle Fonti, Maurizio Zecca, fosse capace di intendere e volere quando compiva gli atti persecutori, che costrinsero la donna a cambiare tre diverse sedi di lavoro in pochi mesi.

La perizia psichiatrica

Il giudice del tribunale monocratico di Bari, dinanzi al quale si sta celebrando il processo, ha accolto la richiesta del difensore dell'imputato, disponendo la perizia. La donna si è invece costituita parte civile. A Zecca era inizialmente contestato anche il reato di violenza sessuale, inizialmente dichiarato improcedibile per querela tardiva della persona offesa - denunciata oltre i sei mesi previsto dalla legge - ma rimesso in discussione dalla Cassazione che ha accolto il ricorso della Procura.

Inizialmente il tribunale del Riesame di Bari aveva annullato l'ordinanza di arresto disponendo la scarcerazione dell'uomo dopo due settimane in carcere, concedendogli gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Dopo la richiesta di giudizio immediato da parte della Procura il gip lo aveva rimesso in libertà con obbligo di dimora e divieto di avvicinamento alla dottoressa. Provvedimento poi impugnato dal pm Simona Filoni, che ha coordinato le indagini, ritenendo che il reato di violenza sessuale fosse procedibile d'ufficio perché ricompreso nelle condotte di stalking e quindi aggravato. Nei giorni scorsi la Suprema Corte ha accolto il ricorso della Procura annullando con rinvio il provvedimento di scarcerazione del Riesame. Altri giudici dovranno ora valutare la richiesta di carcerazione dell'uomo.

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